Commissione controllo, Lista Galli, cittadini per Firenze: "Bonifazi non ci fa né rabbia né tenerezza: è solo patetico"

"Pur di trovare l'accordo per l'elezione del presidente del consiglio, il capogruppo PD ha convinto i suoi a votare il rappresentante di Casaggì, il centro sociale di destra sconfessato anche dal PdL, mai da noi"

Questa la dichiarazione dei consiglieri di Lista Galli Cittadini per Firenze

“Riguardo all'elezione di Torselli come Presidente della commissione Controllo ci sono alcune cose che emergono in maniera evidente: l'improvvisa fretta da parte del capogruppo del PdL di fare un nuovo presidente che lo sostituisse in Commissione controllo (martedì la convocazione e giovedì l'elezione) tralasciando ogni dialogo con noi della Lista Galli per definire una strategia comune che ci sarebbe parsa per lo meno logica; un accordo evidente fra il PdL ed il Capogruppo del PD Bonifazi perché venisse avvallato il voto a Torselli da parte dei consiglieri PD presenti in commissione, tutto questo, si dica quel che si vuole, con uno scopo lampante: trovare l’accordicchio ‘alla vecchia maniera’ per il nuovo presidente del consiglio comunale.
Ma c’è un altro aspetto che dovrebbe far riflettere sulla coerenza di certe persone. Premesso che da parte nostra mai ci siamo espressi contro Casaggì (così come ribadiamo la nostra stima a Torselli), non possiamo non notare che solo pochi giorni fa proprio il PdL cittadino aveva preso le distanze dal centro sociale di destra inaugurato dallo stesso Torselli. E che dire del PD, che prima fa dichiarazioni e comunicati al calor bianco contro le iniziative di Casaggì e poi vota il suo rappresentante a presidente di una commissione in consiglio comunale? Ma dove siamo arrivati? Forse, nel suo processo di espansione liquida – o forse sarebbe meglio dire gassosa – anche Casaggì è diventata un’appendice del PD?
Bonifazi, poi, nella sua risposta, parla di mancato dialogo da parte nostra col PdL. Ma come? Proprio lui parla di frizioni fra due realtà dell'opposizione (per una volta, una sola che è successo) quando proprio all'interno del suo gruppo di maggioranza si deve ricorrere a stratagemmi degni di Machiavelli per far eleggere Caterina Biti come Presidente del Consiglio comunale? Basterebbe un minimo di senso del ridicolo per evitare certe uscite, che non fanno né rabbia né tenerezza, ma sono semplicemente patetiche”.

(fdr)