Big Bang, Giocoli (FLI): "Ecco perché ho deciso di andare da Matteo. Una straordinaria coincidenza con Fini a Firenze"

“Ho deciso che andrò al Bing Bang da Matteo”. E’ quanto dichiara la vicecapogruppo di FLI Bianca maria Giocoli.
Questo il suo intervento:
“Io credo alle coincidenze e quella di questo fine settimana mi sembra straordinaria. Renzi alla Leopolda e Fini al congresso regionale di FLI all’Obi hall.
Due scelte coraggiose, due scelte di rompere il muro del conformismo partitico/politico, due scelte d’amore per l’Italia. Riprendendo dalle parole di Renzi sulle regole del gioco: io mi sento stanca, ma non rassegnatadavanti al degrado della politica e al calciomercato di viceministri e sottosegretari sfornati alla bisogna ma non per il bisogno del paese.
E oggi in Palazzo vecchio è andata in scena la rappresentazione indecorosa dell’ennesima corsa alla poltrona (in questo caso allo sgabello o cadreghino) da parte del PdL cheha bypassato con nonchalancetutte le opposizioni in spregio alle più elementari regole didemocrazia.
Non voglio partecipare ad uno sfogatoio ma proporre di costruire e coltivare con pazienza le ragioni della speranza.
Chi ama davvero l’Italia ed è fiero di essere italiano ha capito che non è più il momento degli steccati ideologici e nemmeno degliorticelli, ma della sfida.
E’ il momento di andare oltre.
Ma non è più nemmeno il momento della critica senza costrutto, del no a prescindere: ora o mai più dobbiamo tutti rimboccarci le maniche (e le donne in questo sono le più brave di tutti).
Non cediamo al senso di impotenza ma favoriamo la crescita delnumero delle donne e degli uomini di buona volontà che sono pronti ad impegnare le loro energie nel bene comune, la cui retta via sembra smarrita.
Per questo andrò da Matteo e al contempo invito Matteo a venire per gli stessi motivial nostro congresso regionale sabato.
Troverà uomini e donne e tanti giovani che sono pronti ad accettare le novità e ad aprire la strada ad un’Italia nuova da ricostruire.

P.S. Ci vado anche perché non mi sento né un meteorite né un brontosauro né tantomeno un gattopardo”.

(fdr)