Careggi, Lista Galli: "Il Comune e l'ospedale intervengano per rimuovere la tenda rom"
Un'interrogazione urgente in Consiglio comunale sulla questione della tenda rom all'interno dell'ospedale di Careggi. A presentarla lunedì saranno gli esponenti della Lista Galli che hanno già segnalato il fatto apparso oggi sulla stampa. "La vicenda, anche a detta del personale addetto alla sicurezza dell’ospedale interrogato in merito, si protrae da più di un anno - spiegano Giovanni Galli, Massimo Sabatini, Alberto Locchi e Antonio Giambanco- e siamo meravigliati nell’apprendere che solo pochi giorni fa la direzione dell’ospedale ha ritenuto opportuno fare intervenire le forze dell’ordine. Intervento confermato dal Comandante dei Carabinieri di Rifredi che ha testualmente riferito al Consigliere Giambanco di essere stati chiamati e di avere fatto un sopraluogo solo una settimana fa. Il fatto, già grave assume un aspetto decisamente stupefacente se si tiene conto che in quella tenda alloggia un uomo e sembra viverci anche un bambino. Chiederemo al Comune - aggiungono gli esponenti della Lista Galli- di intervenire subito con i servizi di Welfare per occuparsi delle condizioni della famiglia; organizzarsi di concerto con le altre strutture competenti, ivi incluso l’ospedale, per rimuovere immediatamente l’accampamento. Rimangono sull’episodio tante domande in attesa di risposta. Il responsabile della mobilità, segnaletica e sicurezza ci ha riferito di avere avvisato in merito anche il Comune di Firenze; alla richiesta di esibire la lettera indirizzata si è riservato di inoltrarla via e-mail, cosa che non ha mai fatto; come mai - si chiedono i rappresentanti della Lista Galli- in un ospedale tra i più prestigiosi, cosi grande ancora in piena ristrutturazione che sta costando centinaia di migliaia di euro possano avvenire cose di questa natura? come si possa permette con un tacito consenso che vagabondi usufruiscano dei servizi che dovrebbero essere in qualche modo protetti; come si concilia che analoghi fenomeni di bivacchi notturni in altri punti dell’ospedale siano stati dagli stessi più volte segnalati senza avere nessuno atto pratico. A quanto detto si potrebbero aggiungere tutti gli interrogativi che la stampa nazionale si è posta e che non vogliamo ripetere. Di certo è che come cittadini, prima che come politici, ci sentiamo offesi e con questo ulteriore invito alla direzione dell’ospedale ed all’amministrazione comunale vorremmo chiudere un capitolo che non avremmo mai voluto aprire" (lb)