Ataf, il gruppo Pd: "Massima responsabilità e massimo dialogo"
“Massima responsabilità e massimo dialogo”. E’ quanto chiede l’ordine del giorno del Pd approvato oggi in Consiglio comunale “a tutti gli attori coinvolti nelle decisioni sul presente e sul futuro di Ataf (direzione azienda, lavoratori e sindacati, comuni proprietari) per tutelare qualità del servizio per i cittadini/utenti ed il futuro dei lavoratori, visti anche i recenti positivi passaggi come quello dell’accordo sulla diminuzione delle ore di permesso sindacale”. Il documento oltre a rivolgersi alla Regione affinché tenga conto della peculiarità della città e dell'area metropolitana fiorentina, che è caratterizzata da esigenze particolari e da una mobilità estremamente complessa, invita l’amministrazione comunale in qualità di socio maggioritario di Ataf, a definire e realizzare con la direzione aziendale un piano industriale ed un progetto di riorganizzazione del lavoro e di efficientamento dell'azienda in uno stretto confronto con le rappresentanze dei lavoratori. Non solo. L’ordine del giorno presentato e approvato oggi invita anche a valutare in un secondo momento l'eventuale ingresso in azienda di partner industriali forti e specializzati, per rafforzare la gestione e per realizzare un consistente programma di investimenti che parta dal rinnovo ecologico del parco mezzi. Fra i punti c’è anche “portare avanti con determinazione la realizzazione di busvie e corsie preferenziali, strumento fondamentale in primo luogo per migliorare il servizio e in secondo luogo per rendere più efficiente l'azienda” (lb)
Si allega l’ordine del giorno:
IL CONSIGLIO COMUNALE DI FIRENZE
Premesso che i tagli del governo Berlusconi al Trasporto pubblico locale fin dal 2010, e che dal 2012 sono previsti in una quantità devastante, vanno a limitare drasticamente il diritto alla mobilità e si abbattono in particolare su pendolari e sulle fasce sociali più svantaggiate e causano, inoltre, la crisi dell’intero settore industriale delle aziende di trasporto;
Considerato che in questo quadro il futuro di Ataf, come quello di tutte le altre aziende di trasporto pubblico, necessita dell’elaborazione di un piano che dia prospettive di medio-lungo termine all’azienda, quindi ai suoi lavoratori, partendo dalla consapevolezza di un consolidato deficit della gestione caratteristica e dall’assunto che per porvi rimedio non si può contare sulle finanze dei Comuni proprietari;
Ritenuto che al Comune di Firenze “stiano a cuore”, da un lato, i servizi forniti dal tpl su gomma metropolitano ai circa 120.000 cittadini/utenti, nonché a tutti coloro che frequentano la città e, dall’altro, gli oltre 1.300 lavoratori di Ataf;
Ritenuto che per salvare e rilanciare Ataf, la prima cosa da fare sia riorganizzare e tutelare il patrimonio di professionalità che si sono formate e si stanno formando in azienda;
Preso atto molto positivamente della nuova fase avviata a luglio con un percorso di confronto, voluta dai Sindaci dei Comuni soci proprietari, tra la direzione dell'azienda e le rappresentanze dei lavoratori e, soprattutto, della fase di confronto avviata direttamente dal sindaco Renzi la scorsa settimana;
Considerato che il processo di riforma regionale, soprattutto in un contesto di risorse drasticamente tagliate dal governo statale, è un'occasione molto importante di razionalizzazione (rivisitazione radicale della rete per migliorare efficienza ed efficacia) e semplificazione;
Ritenuto che nella nuova gestione associata regionale si debba valorizzare al massimo il ruolo di programmazione e controllo del servizio delle Province e dei Comuni, con particolare riferimento ai Comuni capoluogo e a Firenze come capoluogo di regione e centro nevralgico del sistema di trasporto pubblico locale
Ritenuto che il Comune di Firenze possa partecipare a questo processo:
a) da una parte, continuando a partecipare attivamente alla Conferenza dei Servizi provinciale dove è necessario elaborare proposte anche radicali sulla riorganizzazione delle linee e dei servizi, ad esempio eliminando sovrapposizione tra bus e treno, sostituendo linee fisse con servizi a chiamata, individuando i nodi di interscambio tra urbano ed extraurbano fuori dalle mura del capoluogo,
b) dall'altra, chiedendo alla Regione di trovare tutti gli elementi e i parametri necessari a non penalizzare, nella standardizzazione regionale, la città e l'area metropolitana fiorentina, che è caratterizzata da esigenze particolari, da una conformazione e da una mobilità estremamente complessa. Tutte ragioni, queste ultime, che sono alla base di una velocità commerciale dei mezzi di trasporto pubblico su gomma assai diversa dagli altri centri urbani della regione e ciò nonostante la presenza di un programma di implementazione di busvie e corsie preferenziali che deve andare avanti con decisione, tenendo anche conto delle prossime cantierizzazioni della tranvia che, considerati gli ultimi atti avvenuti, risultano essere imminenti;
INVITA L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE
- in qualità di socio maggioritario di Ataf, a definire e realizzare con la direzione aziendale un piano industriale ed un progetto di riorganizzazione del lavoro e di efficientamento dell'azienda in uno stretto confronto con le rappresentanze dei lavoratori;
- a indirizzare Ataf -previo riconoscimento da parte della Regione di quanto affermato al punto b) della narrativa, nonché di quanto affermato al punto precedente- verso la partecipazione -con ruolo di primaria importanza- all'aggregazione necessaria per poter partecipare alla gara unica;
- a valutare in un secondo momento l'eventuale ingresso in azienda di partner industriali forti e specializzati, per rafforzare la gestione e per realizzare un consistente programma di investimenti che parta dal rinnovo ecologico del parco mezzi;
- a portare avanti con determinazione la realizzazione di busvie e corsie preferenziali, strumento fondamentale in primo luogo per migliorare il servizio e in secondo luogo per rendere più efficiente l'azienda;
- ad intervenire presso la Giunta Regionale, di concerto con la Provincia di Firenze e gli altri comuni metropolitani, perché:
a) siano valutate -nell’ambito della convenzione per la gestione associata del servizio o nell’ambito della conferenza dei servizi- la complessità e le difficoltà della mobilità nell'area metropolitana fiorentina.
b) si proceda rapidamente alla massima integrazione possibile della gestione del trasporto su gomma con quello su ferro, perseguendo l'obiettivo della più rapida integrazione della gara per la gomma con quella per il servizio ferroviario regionale, progettando in tempi brevi insieme a Comune e Provincia il servizio ferroviario metropolitano che potrà essere realizzato alla conclusione dei lavori del nodo di sottoattraversamento AV/AC della città, con l'obiettivo finale di razionalizzare e migliorare la qualità del servizio nonostante la scarsità di risorse;
- ad aderire alla riforma regionale e alla gara unica contemporaneamente all'intervento di cui al punto precedente, sottoponendo al Consiglio Comunale le linee guida degli accordi e delle procedure di gara regionale.
CHIEDE
a tutti gli attori coinvolti nelle decisioni sul presente e sul futuro di Ataf (direzione azienda, lavoratori e sindacati, comuni proprietari) la massima responsabilità e il massimo dialogo per tutelare qualità del servizio per i cittadini/utenti ed il futuro dei lavoratori, visti anche i recenti positivi passaggi come quello dell’accordo sulla diminuzione delle ore di permesso sindacale.