Varianti urbanistiche, la comunicazione dell'assessore Meucci
Ecco il testo della comunicazione prevista oggi in consiglio comunale da parte dell'assessore alle Politiche del territorio Elisabetta Meucci.
"Questa comunicazione, relativa ad una delibera approvata dalla giunta la scorsa settimana che ha per oggetto “Indirizzi al Servizio Panificazione urbanistica per l’attività complementare all’obiettivo prioritario del Regolamento Urbanistico”, risponde a due esigenze a mio parere sostanziali nel rapporto dialettico che deve instaurarsi fra giunta e consiglio; sia come regola generale, sia e soprattutto nella materia del governo del territorio. Che come si sa, e detto in poche parole, è un'attività di cui un'amministrazione deve costantemente dare conto.
La prima esigenza rappresenta in qualche modo la continuazione e -spero- la soluzione, di un dibattito che avevamo avviato in commissione urbanistica e di cui la giunta ha condiviso l'importante valenza politica. La seconda esigenza riguarda, per cosi dire, il riconoscimento della competenza consiliare in materia di pianificazione urbanistica, e induce a ritenere costituzionalmente corretto che l'amministrazione illustri le linee portanti della propria azione futura all'organo che poi dovrà esaminare i singoli provvedimenti e approvarli.
Un'azione che, lo dico come necessaria premessa, si esplicherà nella more dell'approvazione del Regolamento urbanistico, ma contestualmente all'elaborazione di questo e che comunque resta l'obbiettivo primario; un azione che sostanzialmente anticiperà l'operatività degli indirizzi e delle prescrizioni contenuti nel piano strutturale, con l'elaborazione di alcune varianti al prg che rivestono carattere di urgenza e che saranno individuate sulla base dei criteri definiti appunto nella delibera.
I criteri prevedono due ordini di interventi: sia quelli concernenti le proposte di Piani di recupero di iniziativa privata non conformi alla disciplina del prg, sia quelli concernenti le varianti al prg finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di bilancio e del programma delle opere pubbliche.
Per quanto riguarda la prima categoria, i piani (purchè conformi alle prescrizioni del piano strutturale) potranno costituire oggetto di istruttoria solo nel caso in cui ricadano in una delle due seguenti fattispecie:
- gli immobili (con particolare attenzione a quelli a cui viene riconosciuto un valore storico-documentale) all'interno della città, che versano in condizioni di evidente degrado fisico oltre che talvolta di conclamato degrado sociale, tale da influenzare negativamente il livello di qualità e vivibilità del contesto;
- i grandi complessi immobiliari (con particolare attenzione a quelli a cui viene riconosciuto un valore storico-documentale) dismessi ed abbandonati da lungo tempo che costituiscono una potenziale occasione di ricucitura del tessuto urbano, utile alla riqualificazione e rigenerazione di zone importanti della città.
Le altre proposte saranno prese in considerazione esclusivamente nel regolamento urbanistico, sulla base degli indirizzi e delle prescrizioni del Piano strutturale.
Rispetto alla seconda categoria, le modifiche che l'amministrazione intende apportare al prg in coerenza con il Piano strutturale dovranno avere le seguenti finalità:
- la valorizzazione di alcuni immobili del patrimonio pubblico finalizzata al soddisfacimento del piano triennale degli investimenti (ad esempio il complesso di via Beata Umiliana, il bar Michelangelo, gli impianti sportivi);
- la qualità urbana, con la realizzazione di opere pubbliche necessarie e urgenti, emerse anche nelle assemblee dei ‘100 luoghi’, in particolare per l’accessibilità e la sosta nella aree non centrali (Sorgane, Castello, Serpiolle, Settignano, Mensola);
- la valorizzazione dell’area ferroviaria Leopolda, come stabilito nel preliminare di vendita del terreno sottoscritto data 22 aprile 2009 per la realizzazione del parco della Musica.
Questi dunque sono gli indirizzi che guideranno l'attività pianificatoria della giunta nell'immediato futuro. E il rispetto di questi indirizzi dovrà costituire evidentemente anche il parametro di valutazione del consiglio in relazione ai singoli provvedimenti; non tanto per ragioni di coerenza formale, ma perchè in questo modo ne potrà essere verificata la corrispondenza all'interesse pubblico".
(ag)