Carceri a secco di carburante, la solidarietà del vice presidente Scino alla Polizia penitenziaria della Toscana

"E' ora di applicare il decreto del 3 agosto 2011 che determina a quali soggetti istituzionali spetta l'autovettura di servizio"

"Esprimo tutta la mia solidarietà e vicinanza alla Polizia Penitenziaria della Toscana sia come delegato del Consiglio Centrale di Rappresentanza della Guardia di Finanza ed Interforze, sia come vicepresidente del Consiglio comunale di Firenze, in merito alla assurda ed anacronistica situazione venutasi a creare a causa della mancanza di carburante per i mezzi e le autovetture di servizio E' quanto dice il vice presidente del Consiglio comunale Salvatore Scino che aggiunge: "La situazione che rischia di compromettere seriamente il regolare svolgimento dei servizi d’istituto- ha aggiunto Scino- causando gravissimi disagi al sistema giudiziario tanto da far sospendere alcune udienze in diversi tribunali a cagione del mancato accompagnamento degli accusati. Purtroppo l’annoso problema del mancato adeguamento del parco macchine e l’irrisorietà dei fondi a disposizione si ripresenta costantemente e ciclicamente e va a pesare su tutti i Corpi di Polizia sia ad ordinamento civile che militare, in tutta Italia. Preoccupa molto che vengono colpiti non solo i mezzi per i normali servizi d’istituto ma soprattutto le autovetture operative o quelle della pattuglie che garantiscono sicurezza al cittadino. Meno pattuglie sono in circolazione e più aumenta l’insicurezza, i rischi ed i crimini. Tutto ciò non è certamente degno di un paese civile. Un sentito plauso ai colleghi che nonostante tutto (compresi blocchi stipendiali in atto da un anno e mezzo), con sacrifici e coraggio, continuano a svolgere il proprio dovere, al servizio del Paese. Sarebbe ora che venisse applicato il decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri del 3 agosto 2011 che determina a quali soggetti istituzionali spetta l’autovettura di servizio. Una corretta e puntale applicazione del dispositivo consentirebbe di risparmiare notevolmente mezzi e carburanti che potrebbero essere impiegati nell’attività operativa per il bene comune e non come status symbol del potere e dei privilegi dei burocrati di Stato"

(lb)