Regolamento sul Commercio, Bertini (Pd): "Il centrodestra non ha capito o fa finta di non capire. L'obiettivo è proprio quello di valorizzare le imprese tradizionali dell'area Unesco"
“Il centrodestra non ha capito, o fa finta di non capire, il senso delle modifiche al regolamento del commercio. L’obiettivo è proprio quello di valorizzare la tipicità delle imprese tradizionali e storiche dell’area Unesco, tutelare il decoro, combattere la rendita, e allo stesso tempo limitare quanto è possibile le attività che viceversa sfigurano e impoveriscono il nostro tessuto culturale”. E’ quanto replica il presidente della Commissione Sviluppo Economico Enrico Bertini (Pd) al gruppo PdL. “La previsione di vietare nuovi fast food, self service, pizzerie al taglio e attività artigianali che usano alimenti precotti – continua Bertini - considerando già ampio il mix merceologico del centro storico, è proprio il modo per difendere gli esercizi più storici esistenti, premere sulla rendita fondiaria e bloccare la nuova apertura di kebab (che utilizzano prodotti precotti). Anche le nuove regole per via Tornabuoni, che limitano e definiscono le attività che potranno aprire nella strada, vanno esattamente in questa direzione. Quanto alla vendita di elettrodomestici nell’area Unesco, il divieto è già vigente nell’attuale piano del commercio: quindi nulla cambia, così come per carrozzerie e riparazioni auto – aggiunge Bertini - . E’ evidente il disagio che proprio queste attività provocano alla residenza, trattandosi di attività rumorose. Il PdL sembra dimenticare che la liberalizzazione del commercio è il frutto di leggi nazionali: questo regolamento cerca proprio di restituire al Comune un potere di governo del settore, per la tutela del patrimonio artistico e culturale dell’area Unesco”. (lb)