Welfare, l'assessore Fantoni all'assemblea Anci di Brindisi: "Con i tagli del Governo i Comuni, da soli, non possono far fronte ai servizi per i cittadini"

Welfare, l’assessore Fantoni all’assemblea Anci di Brindisi: “Con i tagli del Governo i Comuni, da soli, non possono far fronte ai servizi per i cittadini”

“La direzione oggettiva assunta dal Governo, in parte dovuta agli irragionevoli tagli operati in sfavore degli Enti Locali, in parte per scelte che prescindono da necessità di carattere economico, paiono rispondere ad un disegno complessivo che non tiene conto dei bisogni delle fasce più deboli della popolazione. Ciò va verso la direzione di un progressivo ed inesorabile smantellamento dei livelli di welfare garantiti sino ad oggi nel nostro Paese”. E’ uno dei passi dell’intervento dell’assessore alla casa e coordinatore nazionale della consulta casa dell’Anci Claudio Fantoni al convegno
“Quali livelli di welfare possiamo garantire? Per un welfare sostenibile”, che si è svolto oggi nell’ambito della XV assemblea congressuale dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani in corso di svolgimento a Brindisi.
Al convegno (coordinato da Mariella Venditti del Tg3) oltre all’assesosre Fantoni hanno partecipato, fra gli altri, i sindaci di Bari Michele Emiliano, di Genova Marta Vincenzi, di Novara Andrea Ballarè, di Asti Giorgio Calvagno, di Cosenza Mario Occhiuto, assessori e consiglieri comunali.
“I Comuni italiani – ha detto ancora l’assessore Fantoni – si pongono in una logica propositiva per cui non si nega la necessità di una maggiore efficienza del sistema che riduca e miri a convertire i fenomeni presenti di assistenzialismo in rigorosa ed efficiente assistenza verso chi merita, per effettivo bisogno, il sostegno della collettività. Ciò che però sta avvenendo non ha niente a che vedere con la riduzioni di sprechi e un maggiore rigore nell’utilizzo delle risorse. Il Governo di fatto annulla il contributo affitto (circa 360 milioni di euro nel 2000, appena 33 per l’anno in corso e 14 per il 2012) e non prevede nessun nuovo strumento per rispondere al bisogno di quelle famiglie che non riescono a sostenere i canoni di locazione a libero mercato. Lo stesso fa nel momento in cui non prevede alcuna risorsa per l’edilizia residenziale pubblica e di conseguenza abbandona a sé stesse un’intera fascia di popolazione, quella più debole. Tutto ciò mentre gli affitti, nelle città a maggiore tensione abitativa, arrivano a pesare sui bilanci familiari anche per più del 50% del reddito; mentre il numero di sfratti per morosità raggiunge percentuali di oltre il 90% del totale (secondo dati ministeriali, oltre 56 mila solo nel 2010) e quelli eseguiti forzosamente, alla presenza dell’ufficiale giudiziario, salgono tra il 2009 e il 2010 dell’8,1%, passando da 27.584 a 29.825”.
“I Comuni – ha concluso l’assessore Fantoni – sono in prima fila nell’offrire risposte ai cittadini, ma se il Governo continuerà ad ignorare i reali bisogni delle persone è evidente che si passerà da una situazione d’emergenza ad una cronica drammaticità a cui gli Enti Locali non possono fare fronte, se lasciati soli. Occorre dunque agire tempestivamente con misure che rispondano alle emergenze ma che, al contempo, affrontino i problemi in modo strutturale”.(fd)