De Zordo: "Le Civette vanno salvate e il Comune di Firenze faccia la sua parte"
Questo l’intervento della capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo
“Non sono ancora rese note dalla ASL le motivazioni alla base della annunciata chiusura della RSA Le Civette, una struttura operante all'interno di San Salvi che è definita dalla stessa Azienda Sanitaria "d'eccellenza" e che è nota in città per offrire un ottimo trattamento ai 67 anziani non autosufficienti ospitati (60 residenti e 7 in CDA). Ora i pazienti dovrebbero essere trasferiti altrove e così sradicati dal luogo che da anni è la loro abituale residenza; con tutti i danni psicofisici che ne possono conseguire, come lo stesso ing.Marroni, direttore generale dell’ASL fiorentina, affermava appena un anno fa dichiarando che in questi casi "va rispettato il vincolo territoriale".
Non è neanche stato chiarito dalla ASL quale uso intenda fare della palazzina per la quale sono stati spesi fondi pubblici per adeguarla al tipo di servizio cui è stata finora dedicata; dalla realizzazione del Centro diurno, alle zone per il trattamento dei disturbi cognitivi e comportamentali, al giardino 'Alzheimer' e i moltie costosi adeguamenti interni ed esterni tutti a carico della regione Toscana. E non è davvero credibile che ci si vogliano fare uffici, come si è ventilato.
Il personale, 73 operatori, dotati di una formazione specifica nell'assistenza di persone anziane non autosufficienti o con gravi problemi cognitivi, a seguito della mobilitazione loro, dei pazienti e dei familiari, e del sostegno di varie associazioni del settore, sindacati e gruppi consiliari, hanno visto revocata la lettera di licenziamento che era già stata spedita. Questo tuttavia non tutela affatto la loro posizione lavorativa e non dà garanzie per il futuro che appare ancora da definire. Comunque non invalida la decisione della chiusura della struttura.
Lo svuotamento dell'edificio apre la porta a possibili speculazioni edilizie sull'area di San Salvi il cui futuro resta sospeso malgrado nel Piano Strutturale sia stato incluso il "Parco di San Salvi", dizione che dovrebbe tutelare la salvaguardia di una delle zone più ricche di storia e di verde della città”.
(fdr)