Giornata della Non Violenza, lo scultore Nardi dona una statua con Gandhi che tesse alla commissione Pace
Gandhi che tesse. E’ l’immagine della statua che sta scolpendo l’artista Jacopo Nardi e che sarà donata alla commissione Pace e che sarà a disposizione di Palazzo Vecchio. Lo ha detto la presidente Susanna Agostini che ieri ha portato il saluto dell’amministrazione comunale alla manifestazione Satyagraha che si è svolta a Villa Strozzi per celebrare Gandhi e la Non Violenza. A partire dal 2007, ogni anno viene commemorata la Giornata Mondiale della Non Violenza. L’istituzione di questa ricorrenza è stata promossa dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e la data è il 2 ottobre, giorno in cui nacque Mahatma Gandhi. La ONU rinnova ogni anno l’invito a commemorare il 2 ottobre in maniera adeguata, in modo da “divulgare il messaggio della non violenza, anche tramite l’informazione e la consapevolezza pubblica”, affinché venga affermata “la rilevanza universale del principio di non violenza” e si agisca “nel desiderio di assicurare una cultura di pace, tolleranza, comprensione e non violenza”.E Firenze ha dedicato un intero weekend al tema. Sabato 1 ottobre e domenica 2 ottobre si è svolto a Villa Strozzi dalle 10 alle 24 Satyagraha, il nome prescelto da Gandhi stesso per indicare il suo metodo di resistenza attiva e pacifica. “La non violenza – ha detto la presidente Agostini - è cultura e deve essere praticata ora più che mai attraverso comportamenti positivi rivolti soprattutto ai bambini. I modelli di riferimento, anche istituzionali, che oggi vediamo, provocano danni difficilmente riparabili” Durante le due giornate si sono svolte conferenze, dibattiti, tavole rotonde (da segnalare quella della domenica pomeriggio, con il Professor Luigi Lombardi Vallauri, il Presidente del Q4 Giuseppe d’Eugenio, Marco Romoli presidente dell’Associazione Un Tempio per La Pace, Susanna Agostini presidente della Commissione Pace, Orlando Baroncelli vincitore del Premio Tiziano Terzani per le Culture di Pace 2010, Eros Cruccolini e molti altri), spazi guidati per la meditazione (fra le tante, una interreligiosa, sempre domenica, a cura dell’Associazione Un Tempio per La Pace), sessioni di yoga, concerti, spettacoli teatrali, danze tribali, popolari e danze liberatorie, laboratori creativi per la rielaborazione della rabbia e per la comunicazione non violenta. (lb)