Pedonalizzazione piazza Pitti, il gruppo PdL: "Se Renzi non ha il coraggio di ammettere di aver fallito, almeno si adottino subito i correttivi"
“Come PdL, abbiamo da subito evidenziato l’errore di pedonalizzare piazza Pitti. Oggi è chiaro a tutti quanti e quali disagi questo provvedimento preso senza alcun approfondimento abbia recato e rechi ogni giorno ai cittadini, tanto che anche la giunta ha dovuto fare più di una mezza marcia indietro (eliminazione delle fasce orarie per residenti, come proposto da noi, apertura agli scooter nelle ore serali). Ebbene, se il sindaco Renzi non è pronto ad ammettere di aver sbagliato, ripristinando la situazione così com’era, almeno si adoperi perché i disagi siano alleviati, e la vita di residenti e commercianti non sia resa impossibile”. Questa la dichiarazione dei consiglieri del gruppo PdL, che questa mattina nel corso di una conferenza stampa hanno illustrato le loro proposte.
Innanzitutto, Jacopo Cellai è tornato achiedere l’apertura della piazza agli scooter h24. “Non ha senso aprire al transito degli scooter piazza Pitti nelle sole ore serali. Chi abita lì, ma ancor di più esercenti e clienti dei negozi ha necessità da svolgere anche – e soprattutto – di giorno – ha detto Cellai –. E allora, dal momento che si è scelto di privilegiare i pedoni, perché non prevedere la posa di due semafori, in via de’Bardi e via de’Barbadori, in modo da garantire, al tempo stesso, il flusso pedonale nella piazza e quello degli scooter lungo l’asse Barbadori-Bardi-Borgo S.Jacopo?”.
Gli esponenti del PdL si sono poi soffermati sulla cosiddetta zona A+.
“Questa fetta della Ztl, se piazza Pitti resta pedonalizzata, va quantomeno allargata. Ad oggi sono esclusi i residenti delle vie e delle strade adiacenti al lato destro di via dei Serragli considerando la direzione di marcia verso Porta Romana che comprendono, per intendersi,l’area di Piazza Tasso, di piazza del Carmine e di San Frediano. Per tutte queste persone significa l’obbligo di percorrere i viali di Circonvallazione o il viale dei Colli per raggiungere la zona di piazza Ferrucci e oltre.
Perché continuare a escluderli dal settore A +?- si domandano i consiglieri del centrodestra –.
Modifichiamo i confini del settore, allargando il perimetro sino a Viale Petrarca, Viale Ariosto, Vicolo lungo le Mura sino all’incrocio tra Lungarno Soderini e Lungarno Santa Rosa. Consentiamo a questi residenti di poter usufruire della fascia oraria di Piazza Pitti. L’area pedonale non sarebbe danneggiata, dal momento che la fascia oraria è notturna e dunque non si “scontra” con la volontà della Giunta di agevolare i pedoni che ne usufruiscono durante il giorno. Allo stesso tempo si ridurrebbero i disagi di tanti residenti che ad oggi vivono a fianco dell’area pedonale ma che sono discriminati rispetto a quelli ricompresi attualmente nel settore A + e si sosterrebbero, seppur marginalmente, le difficoltà dei negozianti e degli artigiani che lavorano nell’area Pitti dando la possibilità a più clienti di raggiungere gli esercizi entro l’orario consentito”.
“Tra l’altro, la zona A+, in realtà, non esiste: è un’altra delle ‘illusioni’ del nostro sindaco. Come si dimostra di far parte del settore A + ? In una città normale si sarebbe consegnato agli intestatari dei veicoli con residenza in una delle strade del settore uno specifico contrassegno o tagliando cartaceo per le auto e anche per gli scooter.
A Firenze va in onda un altro sistema: il controllo degli agenti della Municipale del libretto di circolazione del veicolo. Quanto tempo si fa perdere ai conducenti dei veicoli e ai vigili in questo modo? E ancora: dato che il settore A+ è parte del settore B, come fa il residente del settore B ad avere cognizione di far parte del settore A+ ?La normativa di riferimento è la nuova normativa della ZTL dello scorso maggio. Eppure gli unici due settori individuati e delimitati sono A e B senza alcun riferimento al settore A+, che è individuato e delimitato soltanto dall’ordinanza istitutiva dell’area pedonalePitti. In altre parole il settore A+ esiste in un atto, ma non esiste in un altro ad esso gerarchicamente superiore.
Lo sport preferito della Giunta Renzi è quello di confondere i residenti del Centro Storico. E chissà che tra i 492 multati per accesso non autorizzato nell’area pedonale di Pitti non vi sia pure qualche confuso residente del settore B ignaro di non appartenere anche al settore A +”.
Dopo aver ricordato come le pedonalizzazioni abbiano inciso pesantemente sul peggioramento di alcuni dei nodi nevralgici del traffico cittadino (vedi viale dei Colli, viali di circonvallazione e la stazione di Santa Maria Novella, oltre al raddoppio di passaggi dei bus in via della Vigna nuova), i consiglieri del PdL tornano a chiedere “al sindaco e all’assessore Mattei di venire in consiglio e discutere del Pgtu, unico strumento in grado di sistematizzare i flussi e mettere in campo soluzioni ai problemi che non siano mere trovate estemporanee”.
E, sempre a proposito del ruolo del consiglio comunale, è stato ricordato che il consigliere Torselli ha presentato lo scorso luglio 14 ordini del giorno riguardo alla pedonalizzazione di piazza Pitti, “tutti atti – hanno ricordato il capogruppo Stella e i consiglieri – che prendevano spunto da indicazioni raccolte direttamente da abitanti e commercianti. Siamo a fine settembre, ma ancora non sono stati discussi né votati: questa evidentemente è l’attenzione del sindaco e della maggioranza che lo sostiene per i problemi sollevati dai cittadini da loro amministrati”.
(fdr)