Il Maresciallo della Guardia di Finanza Vincenzo Giudice fu trucidato dai nazi fascisti il 16 settembre del 1944

Lo ricorda il vice presidente del Consiglio comunale Scino

Oggi ricorre l'anniversario dell'uccisione del Maresciallo della Guardia di Finanza Vincenzo Giudice, medaglia d’oro al valor militare, trucidato dai nazi-fascisti del Maggiore Reder il 16 settembre del 1944. Morì a Bergiola Foscalina (Massa) mentre stava tentando di impedire una rappresaglia da parte delle truppe naziste contro la popolazione. A ricordalo è il vice presidente del Consiglio comunale Salvatore Scino. “Questo eroe, purtroppo è sconosciuto alla stragrande maggioranza dei cittadini, è un esempio di amore per il Paese. Diede la propria vita in cambio di quella degli ostaggi, ma non servì. Le SS lo uccisero insieme a tutti i civili bruciandone il corpo con un lanciafiamme”.
I poveri resti carbonizzati riposano in una fossa comune del piccolo cimitero di Bergiola. Vincenzo Giudice è ricordato in varie parti d’Italia: a Bergiola Foscalina lo ricordano un bassorilievo e una targa; a Massa Carrara una lapide, a Roma gli è stata intitolata una strada e a l’Aquila la caserma che ospita la scuola sottufficiali della Guardia di Finanza. (lb)