Tav, De Zordo: "L'Osservatorio ambientale e il gioco delle tre carte"

"Il Presidente dell'Osservatorio Ambientale per il nodo Alta Velocità di Firenze sostiene che il ruolo dell'Osservatorio è limitato al controllo dell'esecuzione dei lavori, e che niente può dire sul progetto, sull'adeguatezza degli studi, sulle eventuali carenze. L'ing. Parenti ha perfettamente ragione, ma ci sentiamo presi in giro: quando chiedevamo una attenta verifica del progetto esecutivo, viste le innumerevoli critiche sulle mancanze del progetto preliminare e definitivo, ci è stato sempre risposto che competeva all'Osservatorio Ambientale procedere a tale verifica. A nulla è valso rilevare che l'Osservatorio non poteva per sua natura e composizione svolgere quel ruolo. Si è andati avanti fino all'espressione del parere del 5 febbraio 2010, che ha di fatto dato il via libera ai lavori, e che è stato sempre richiamato come atto fondamentale per garantire la completezza della progettazione" E' quanto sostiene la capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo.
"Come nel gioco delle tre carte non si sa più quale guardare: l'Osservatorio è competente o no alla valutazione del progetto? Perchè di certo non si può dire oggi sì e domani no, a seconda di quello che fa comodo: ha firmato un parere di "verifica di ottemperanza alla prescrizioni" e ora non è interessato al fatto che i calcoli antisismici non tornano? Questi sono veramente trucchetti di bassa lega. Già che ci siamo consigliamo all'ing. Parenti di andare a vedere cosa c'è a monte e a valle del cantiere dell'Auditorium, visto che lo porta come esempio di come l'alterazione della falda non sia poi così influente. Glielo possiamo dire noi: a valle ci sono le Cascine, a monte l'area ferroviaria della Leopolda, diciamo che paragonare il caso dell'auditorium a quelli di via Circondaria o di viale Belfiore è un parecchio azzardato. Dobbiamo comunque convenire: alle Cascine non ci sono state lesioni sugli edifici, visto che non ci sono gli edifici" (lb)