Multiplex, De Zordo: " A Firenze il cemento, a Berlusconi gli incassi... e al PD?"

"Dopo le pressioni, le forzature, gli illeciti andati in prescrizione, finalmente siamo al gran finale: il multiplex di Novoli aprirà con ben 8 sale per un totale di 1.900 posti -il massimo che la nuova legge regionale voluta strenuamente dal PD consente di aprire senza vincoli di distanze da rispettare - e verrà gestito da Medusa e Benetton. Così si chiude l'iter davvero inarrestabile di una delle operazioni urbanistiche più dicutibili degli ultimi anni che appesantirà la zona nord della città con un impatto i cui effetti si vedranno solo nel futuro prossimo. A scapito degli abitanti di quell'insediamento tuttora incompiuto che è San Donato, a cui un cinema con nimor numero di sale e maggiori attività culturali avrebbe giovato di più" nE' quanto afferma la capogruppo di perUnaltracittà Ornella de Zordo. "Si cominciò con un permesso a costruire concesso dal Comune sulla base di un semplice schizzo fatto a mano da noi scovato nei faldoni giacenti negli uffici dell'urbanistica che l'allora dirigente comunale, aveva avvalorato come documentazione esuariente. A seguito del nostro esposto partirono indagini ma era già stata stralciata per decorrenza dei termini di prescrizione la posizione del responsabile del procedimento, arch Gaetano Di Benedetto, per cui era ipotizzato il falso ideologico. Da allora, una volta dissequestato il cantiere, niente e nessuno ha potuto arrestare la crescita smisurata (anche in assenza di permessi) della struttura della Novoli Immobiliare che tanto a cuore sta soprattutto al PD, visto quanto si è dato da fare per portare in fondo l'impresa, modificando persino leggi regionali. Ma resatno tutti i dubbi sulla correttezza delle procedure seguite, per non parlare della questione più importante, rappresentata dalle conseguenze sugli equilibri urbani, sulla circolazione veicolare, sulla vivibilità e la qualità della vita indotte dalla realizzazione del "mostro di novoli". A parte la Coop e il centro della Virgin, il multiplex sarà il cuore pulsante del gigante di cemento visibile fin dalle colline e verrà sarà gestito da The Space Cinema, una joint venture che opera nelle sale cinematografiche tra il gruppo Mediaset e la 21 Investimenti di Alessandro Benetton, e che ha una presenza bancaria ingombrante: l'intero capitale sociale di 2,8 milioni di euro, di proprietà dell'unico azionista The Space Entertainment, è infatti gravato da pegno a favore di Unicredit Corporate Banking.  Inoltre, con l'acquisto dei sei multiplex basati in Veneto la jv Benetton-Mediaset, conta oggi su 34 strutture per 341 schermi. Un colosso, anche se la controllante The Space Entertainment presieduta da Giampaolo Letta (che è anche ad della Medusa Film di Mediaset), con un patrimonio netto di 23,9 milioni, ha chiuso il 2010 in perdita per 106 mila euro.  Come dire, a questo territorio solo il peso materiale e culturale, al circuito berlusconiano gli incassi... e al PD?"

(lb)