Stazione di Rifredi, Giambanco (PdL): "Degrado e abbandono. Necessari interventi urgenti per riqualificazione dell'area"

"I disagi sofferti dagli utenti della stazione ferroviaria di Rifredi, giustamente evidenziati in questi giorni dalla stampa, erano già stati portati all’attenzione dell’Amministrazione Comunale dallo scorso mese di marzo". Eì quanto dichiara il consigliere del PdL Antonio Giambanco – con la proposta di una serie di misure che contrastassero il degrado dilagante nello scalo ferroviario, come si può desumere dal testo della mozione allegata. Il quadro desolante che emerge conferma la necessità e l’urgenza che vengano adottati provvedimenti che garantiscano dignità e sicurezza in tutta la zona - come avevo richiesto con la mozione che la 6° commissione consiliare ha esaminato avviando un confronto con le Ferrovie, dal quale è tuttavia subito emersa la separazione di responsabilità e competenze rispetto all’Amministrazione Comunale alla quale spettano controllo del territorio e ripristino del decoro. Non si può infatti pensare di risolvere le criticità esistenti con l’installazione di servizi igienici autopulenti a pagamento a fronte di una constante presenza di senzatetto all’interno dei locali della sala di aspetto. Non è pensabile infatti che questi ultimi si servano dei nuovi servizi pagando i 50 centesimi richiesti, con conseguenze peggiorative rispetto al degrado attuale. Prioritaria resta quindi l’eliminazione dei bivacchi e il contrasto alle attività illecite con una robusta intensificazione della presenza delle Forze dell’Ordine, compreso un presidio, anche temporaneo, della Polizia Municipale, programmando successivamente tutti gli interventi necessari ad un serio recupero della zona per utenti e residenti. Lo strumento operativo deve infatti fondarsi sulla collaborazione fra le forze di polizia, non certo su una rigida separazione dei ruoli, secondo il felice modello di “polizia partecipata” descritto a mezzo stampa dal responsabile della POLFER di Santa Maria Novella, anch’essa teatro di tensioni ed illegalità. Vale la pena peraltro ricordare che le stazioni ferroviarie cittadine potrebbero anche essere funzionalmente inserite nella rete metropolitana di superficie tanto auspicata dal sindaco Renzi, ipotesi che richiederebbe anche un maggior impegno di riqualificazione. Senza dimenticare che le criticità degli scali ferroviari – continua il Consigliere Giambanco - si inseriscono in un contesto cittadino non certo esente da rischi in termini di degrado e sicurezza, particolarmente sottoposto ad aggravamenti nel periodo estivo di maggiore affluenza turistica come dimostrano i recenti fatti di cronaca. Il centrodestra, convinto della necessità di una politica efficace di concertazione fra le Forze dell’Ordine anche alla luce dei flussi di migranti che si riversano nel nostro Paese a seguito dei noti eventi internazionali, aveva già presentato nello scorso mese di maggio un’ interpellanza, discussa solo in occasione della seduta di Consiglio Comunale del 18 luglio scorso, con la quale si chiedeva conto all’Amministrazione dei piani di prevenzione, programmazione e progetti di interventi in tema di sicurezza. Ci fu risposto che si trattava solo di un’accresciuta percezione di insicurezza nei cittadini, ma ci sembra di dover dire, a fronte dei diversi episodi di violenza succedutesi recentemente e culminati nella gravissima aggressione compiuta nei giorni scorsi in piazza Santa Croce ai danni di un lavoratore della zona, che il livello di allarme debba rimanere alto e debbano essere promosse misure efficaci di prevenzione a tutela di residenti e visitatori"

(lb)

 

Si allega la mozione


MOZIONE

Oggetto: degrado stazione ferroviaria di Rifredi

IL CONSIGLIO COMUNALE

• Visto il progressivo degrado che interessa la stazione ferroviaria di Rifredi sia nei locali della sala d’aspetto trasformata in un accampamento per senzatetto che vi improvvisano giacigli notturni - come mostrano le pile di coperte costantemente accatastate nelle panchine di fronte alla biglietteria divenute inutilizzabili per i viaggiatori – sia all’esterno a ridosso delle rastrelliere per biciclette ove i resti dei bivacchi offrono uno sconcertante spettacolo di materassi, sacchi per spazzatura, indumenti e persino rifiuti di natura organica;
• visto che anche il parcheggio adiacente alla stazione si è trasformato in una discarica, con la sbarra che regola gli accessi e l’apparecchio di distribuzione dei ticket non funzionanti, cosicché le auto sostano senza regola invadendo persino le aiuole;
• ricordato inoltre che le 5 banchine di cui dispone sono tutte collegate da un sottopassaggio che è obbligatorio percorrere per la mancanza di ascensori di servizio – con forte disagio per gli anziani e i disabili motori che non dispongono di un accesso agevolato nonché per l’utenza tutta che deve affrontarne il degrado, i frequenti allagamenti e le frequentazioni poco rassicuranti;
• considerato infatti che la stazione di Rifredi non risulta abilitata per chi ha difficoltà deambulatorie tanto che qualunque sia l’ingresso utilizzato - via dello Steccuto o via Vasco de’ Gama - per raggiungere un sottopasso a scivolo che consenta di accedere ai binari è necessario effettuare un percorso di oltre 500 metri, in buona parte senza tettoia;
• visto che l’area verde annessa alla stazione è completamente trascurata, con una fontana centrale non funzionante e divenuta deposito di biciclette per mancanza di rastrelliere;
• rilevato che, nonostante il servizio biglietteria ferroviaria sia attivo fino alle 23 e che i treni arrivino in stazione fino alle ore 24, gli accessi ai servizi igienici vengono consentiti solo fino alle ore 22;
• considerato che la stazione, non disponendo di un punto informazioni né di vendita di materiale illustrativo della città, non è in grado di offrire ai visitatori e all’utenza ordinaria alcun tipo di servizio e di accoglienza, con pessime ricadute di immagine;
• appreso che sono molto scarsi anche gli interventi delle forze dell’ordine che sporadicamente effettuano alcuni allontanamenti dei senzatetto senza incidere sulle condizioni generali sovradescritte che rimangono inalterate;
• considerato che la stazione di Firenze Rifredi costituisce uno degli scali ferroviari di maggiore importanza per la città, utilizzata da un’ utenza pendolare in quanto inserita sulle linee Firenze-Prato-Pistoia-Lucca-Viareggio, Firenze-Pisa-Livorno e Firenze-Bologna, ma spesso anche unico scalo per molti intercity sia diretti verso il nord che il sud della penisola, con un traffico passeggeri di oltre 7500 unità

INVITA IL SINDACO

1) Ad intervenire con provvedimenti di contrasto alle gravi condizioni di degrado in cui versa la stazione ferroviaria di Rifredi disponendo la rimozione delle ingenti quantità di rifiuti accumulati nella zona al fine di ripristinare il decoro dei luoghi fortemente compromesso;
2) A promuovere un presidio delle Forze dell’Ordine, almeno temporaneo, per scongiurare bivacchi ed attività illecite, a tutela degli utenti del servizio pubblico e dei residenti stessi;
3) A disporre la rimozione dei vistosi graffiti che imbrattano ormai tutti i muri della zona comprese le pareti del sottopasso nonché la chiusura di quest’ultimo in orario notturno per motivi di sicurezza;
4) A delocalizzare i cassonetti dei rifiuti attualmente ubicati davanti all’ingresso della stazione e a realizzare, in corrispondenza di quest’ultimo, la segnaletica per l’attraversamento pedonale;
5) A promuovere la realizzazione di idonei scivoli per garantire l’accesso ai diversamente abili;
6) A disporre la necessaria manutenzione del verde pubblico annesso alla stazione e la collocazione di un adeguato numero di rastrelliere per biciclette;
7) A realizzare la segnaletica stradale per i veicoli che intendono raggiungere la stazione di Rifredi provenendo da Piazza Dalmazia;
8) A promuovere un incremento dei servizi di accoglienza ai visitatori, consentendo anche il prolungamento dell’orario di accesso ai servizi igienici fino alle 24, garantendo allo scalo ferroviario in oggetto la dignità di cui dovrebbe godere in qualità di una delle tre stazioni di riferimento della città.
Antonio Giambanco

Firenze, 11 marzo 2011