Ecostazione di Rovezzano, Galli, Torselli e Roselli (Pdl): "Un lavoro di sei anni andato in fumo per un clamoroso errore di valutazione: quanti soldi sono stati sprecati e che fine farà il progetto?"
“Cose da non crederci: sei anni di studi, progetti, e tante polemiche, andati in fumo a causa di un clamoroso errore tecnico: di chi sono le responsabilità? E quanto è costato ai fiorentini l'imbarazzante gestione di queste amministrazioni di centrosinistra?” questo quanto chiedono il capogruppo del PdL Giovanni Galli e i consiglieri Emanuele Roselli e Francesco Torselli, riguardo al fallimento del progetto dell'ecostazione che si sarebbe dovuto realizzare nell'area di Rovezzano, a Firenze sud.
“Il Pdl non è contrario alle ecostazioni, ma la scelta di quell'area non ci è mai piaciuta: un'area verde di oltre 10.000 metri quadri di cui 7.000 di ulivi. Ciò non toglie la gravità di quanto accaduto: nonostante le molte proteste dei cittadini della zona, l'amministrazione comunale, in tutti questi anni, non si è mai mostrata pronta né al dialogo, né tantomeno a cercare soluzioni alternative – hanno aggiunto gli esponenti del centrodestra –. Così il progetto, almeno sulla carta, è andato avanti: l'area è stata assegnata a Quadrifoglio, sono stati fatti studi di fattibilità, di impatto ambientale, studi progettuali e quant'altro. Salvo scoprire, dopo 6 anni, che il progetto dell'ecostazione non rispetta le distanze di sicurezza, previste dalla normativa, da un depuratore comunale della zona. Da non crederci”.
“Inizialmente, dopo che Quadrifoglio aveva annunciato il recesso dal comodato d'uso dell'area dello stradone di Rovezzano, si era pensato a un ravvedimento dovuto al grande impatto ambientale dell'opera. Adesso invece pare che le cose stiano in tutt'altro modo. Nell'ultima seduta della Commissione Ambiente, che si è svolta venerdì scorso - ricordano Galli, Roselli e Torselli - è emerso che l'ecostazione non si farà più non per un ripensamento di tipo politico, bensì per un clamoroso errore tecnico-amministrativo. L'amministrazione comunale non si era accorta, in sei anni, della mancanza delle distanze di sicurezza da un depuratore sito nei pressi dell'area individuata. Adesso chi di dovere deve fare chiarezza su come stanno davvero le cose: cosa davvero ha causato il passo indietro di Quadrifoglio, e soprattutto quanto è costata alla cittadinanza l'incapacità di questo centrosinistra nel realizzare strutture strategiche per lo sviluppo di Firenze”. “Ci aspettiamo risposte chiare e precise - concludono i consiglieri del Pdl -: non solo in merito ai costi ma anche rispetto al futuro stesso del progetto dell'ecostazione dell'area sud della città”.
(fdr)
Segue il testo dell’interrogazione
INTERROGAZIONE
Proponenti: Francesco Torselli, Emanuele Roselli (PdL);
Oggetto: Centro Operativo e Stazione Ecologica del Quartiere 2 (Ecostazione di Rovezzano);
I sottoscritti Consiglieri Comunali,
• PRESO ATTO che con Deliberazione n° 2005/G/00699 del 8/11/2005 la Giunta Comunale di Firenze disponeva la realizzazione e la gestione di un Centro Operativo e di una Stazione Ecologica in località Rovezzano, in prossimità dell’incrocio tra Via del Guarlone, Via Stradone di Rovezzano e Via Spadaro;
• PRESO ATTO che con la medesima Deliberazione la Giunta Comunale assegnava l’area sovra indicata (mq 10.550 ca.), di proprietà del Comune di Firenze, in regime di comodato d’uso gratuito, alla società “Quadrifoglio Servizi Ambientali Area Fiorentina S.p.A.”;
• PRESO ATTO che con il Provvedimento Dirigenziale n° 2011/DD/03816 il Direttore del Patrimonio Immobiliare del Comune di Firenze recepisce dalla società “Quadrifoglio Servizi Ambientali Area Fiorentina S.p.A.” la volontà di rescindere la concessione in comodato d’uso gratuito ottenuta sull’area sovra indicata;
• VISTO il D.M. del 8/04/2008 sulla “Disciplina dei centri di raccolta dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato, come previsto dall'Articolo n° 183, comma 1, lettera CC del D.Lgs. N° 152 del 3/04/2006 e successive modifiche;
• VISTO il D.M. del 13/05/2009 sulla “Modifica del D.M. del 8/04/2008, recante la disciplina dei centri di raccolta dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato, come previsto dall'Articolo N° 183, comma 1, lettera CC del D.Lgs. N° 152 del 3/04/2006 e successive modifiche”;
• CONSIDERATO che l’area individuata per la realizzazione del suddetto Centro di Raccolta e Trasferimento Operativo dei rifiuti di Quadrifoglio risultava ubicato in una zona di considerevole pregio ambientale, nonché a ridosso di una zona residenziale nella quale si sono sviluppate non poche polemiche tra i cittadini residenti;
• CONSIDERATO che il valore degli immobili della zona potrebbe aver subìto delle variazioni al ribasso in virtù della decisione di realizzare, a ridosso della zona residenziale, il Centro di Raccolta sopra citato;
• CONSIDERATO che il Comune di Firenze, dal 2005 ad oggi, ha già provveduto alla realizzazione di progetti, rendering ed altre opere progettuali finalizzate alla realizzazione della Stazione Ecologica di Rovezzano, organizzando anche iniziative congiunte con il Quartiere 2 e con i cittadini della zona;
INTERROGANO IL SINDACO PER SAPERE
1. se, ai sensi dei DD.MM. citati in narrativa, il Comune di Firenze procederà alla realizzazione del Centro di Raccolta di Rovezzano in piena conformità alle opere progettuali prodotte e rese note finora;
2. se, in caso l’opera non venga più realizzata, quali sono stati i reali motivi per i quali il progetto non potrà essere portato a compimento;
3. se corrisponde al vero la notizia secondo la quale l’impossibilità di procedere col progetto del Centro di Raccolta sarebbe dettata dall’esistenza, nelle immediate vicinanze del sito prescelto per la realizzazione dell’opera in oggetto, di un depuratore che impedirebbe il rispetto minimo delle distanze di edificazione individuate dalla normativa vigente;
4. in caso di risposta affermativa al Punto n° 3, come mai il Comune di Firenze non si sia accorto dell’esistenza di questo depuratore nei 5 anni trascorsi tra oggi e la data di approvazione della Deliberazione di Giunta iniziale oppure se il Comune stesso non abbia sottovalutato l’ipotesi dell’esistenza di deroghe che permettessero comunque la realizzazione del Centro di Raccolta;
5. qualora l’opera non venisse più realizzata, a quanto ammontano complessivamente i costi sostenuti dal Comune di Firenze per la produzione delle opere progettuali, delle iniziative istituzionali e di tutto quanto è stato prodotto ed organizzato per presentare il progetto del Centro di Raccolta di Rovezzano;
6. se è a conoscenza di eventuali danni economici subìti da chi, in questi 6 anni, ha venduto/acquistato casa nelle immediate vicinanze dell’area scelta per la realizzazione del Centro di Raccolta e, in caso di risposta affermativa, quali sono gli eventuali piani di risarcimento che intenderà adottare;
7. se è intenzione di questa Amministrazione Comunale realizzare comunque un nuovo Centro di Raccolta nel territorio del Quartiere 2 e, in caso affermativo, se è già stata individuata un’area alternativa a quella prevista con la Deliberazione di Giunta del 2005.
Francesco Torselli Emanuele Roselli