Pedonalizzazione Piazza Pitti, Roselli (PdL): "Renzi impari dai suoi errori: necessario confrontarsi con la gente e il Consiglio comunale"

"Le decisioni vanno prese dialogando con i soggetti interessati e non chiusi nelle stanze di palazzo"

“Se è vero che è meglio correggersi e rimediare ai propri errori piuttosto che perseverare, è anche vero che dai propri errori bisogna imparare: Renzi quindi inizi a confrontarsi con il Consiglio comunale e con i soggetti interessati piuttosto che far calare dall'alto decisioni prese nelle stanze di palazzo”. Questo quanto dichiarato dal consigliere del PdL Emanuele Roselli dopo i dispositivi correttivi alle pedonalizzazioni di Piazza Pitti.
“Il sindaco Renzi ha cercato di superare l'immobilismo di Domenici, con un decisionismo troppo spesso frettoloso e superficiale – ha aggiunto l’esponente del centrodestra –. La città non si può permettere, soprattutto sulla mobilità, rivoluzioni continue e mai definitive, specialmente se così drastiche come quella di Piazza Pitti. Il PdL ha fin dall'inizio contestato in modo netto il metodo, prima ancora del merito. Non abbiamo obbiezioni preconcette all'allargamento dell'area pedonale del centro storico, che deve essere sempre più tutelato e valorizzato e che ha caratteristiche e peculiarità che ben si adattano a certi tipi di scelte. Ma occorre saper equilibrare questi provvedimenti con scelte che vadano incontro alle esigenze dei residenti, offrendo alternative serie al mezzo privato, in una riorganizzazione generale della mobilità cittadina. Aspettiamo da anni la ridiscussione del Piano Generale del Traffico Urbano, ma il sindaco continua a fare orecchie da mercante a riguardo. Le sue scelte si riducono a spostare i flussi del traffico e non a ridurli, spostando altri mezzi sui viali di circonvallazione e sulle vie di maggiore scorrimento che già sono sull'orlo del collasso”.
“Renzi non deve solo cambiare i provvedimenti sulla mobilità, ma anche, e soprattutto, un metodo di lavoro che ha fatto fuori il confronto e il dialogo con i soggetti interessati e il Consiglio comunale: tra il decisionismo e l’immobilismo esiste una via di mezzo: quella del buonsenso e del dialogo” ha concluso Roselli.

(fdr)