Pedonalizzazione Piazza Pitti, Stella e Alessandri (PdL): "Il dietrofont è il fallimento del renzismo"
Questo l’intervento dei consiglieri del PdL Marco Stella e Stefano Alessandri
“Il dietrofront sulla pedonalizzazione di piazza Pitti, e le conseguenti modifiche per l’accesso sono il più evidente fallimento del renzismo.
La politica adottata fin dal suo insediamento da sindaco, di fare i provvedimenti senza nessun tipo di approfondimento e senza nessuna concertazione con le parti interessate possiamo dire che è fallita.
Non basta decidere per governare, bisogna soprattutto decidere bene, ed i continui dietrofront di Renzi dimostrano come le sue decisioni non solo siano state frettolose ma soprattutto sbagliate.
In due anni di amministrazione Renzi abbiamo assistito a molti dietrofront, solo per citarne alcuni: le alienazioni del primo bilancio 110 milioni nel preventivo e soltanto 8 effettivamente incassati, le famose strisce viola mai realizzate, la promessa di meno multe mai mantenuta, ora il dietrofront sulla pedonalizzazione di piazza Pitti con la modifica realizzata ieri in giunta.
Questo a dimostrazione di come amministrare una città sia una cosa complessa che non si può fare a colpi di slogan o peggio ancora a colpi di ordinanze improvvisate.
Crediamo che l’apertura ai residenti sia un fatto positivo, anche se non possiamo dirci completamente soddisfatti rispetto alle criticità che erano emerse in merito al traffico ed alle difficoltà di accesso.
Provvedimenti come quello della pedonalizzazione di piazza Pitti non possono essere fatti tramite un’ordinanza, ma devono essere inseriti in un contesto più ampio come quello del Piano generale del traffico urbano.
I Comuni pianificano le proprie scelte legate alla mobilità attraverso gli strumenti adatti, in particolare il Piano Generale del Traffico Urbano; anche il Sindaco Renzi usi gli strumenti di pianificazione e non faccia provvedimenti spot.
Quelle fatte sulla mobilità sono scelte politiche dunque, che non possono limitarsi solo a decisioni del Sindaco o della Giunta, che dispongono certo della facoltà di procedere con provvedimenti di mobilità ordinari, ma quando si tratta di trasformazioni radicali è indispensabile inserirle in una cornice di linee guida definite dal Consiglio Comunale.
Tenendo conto di tutto ciò, il Comune di Firenze ha approvato nel 2008 l’ultimo Piano Generale del Traffico Urbano. Le ultime modifiche fatte dal Sindaco sono sostanziali, ecco perché chiediamo che le ultime scelte del Sindaco, pedonalizzazione di piazza Duomo e riorganizzazione del traffico, passino attraverso una variante di aggiornamento al PGTU, con la legittima discussione del consiglio comunale.
Richiamiamo la centralità della discussione politica che passa attraverso il ruolo delle commissioni ed infine dal dibattito in consiglio, come luogo a ciò deputato, affinché le assemblee elettive continuino ad essere luogo di indirizzo e di controllo”.
(fdr)