San Lorenzo, Stella (PdL): "Renzi novello Cesare, ‘dividi et impera'. Inviti ad personam del sindaco"

"Se si parla del mercato e del quartiere lo si faccia ad un tavolo dove tutti insieme si decide del futuro, e non in stanze chiuse"

Questo l’intervento del consigliere del PdL Marco Stella

“Renzi novello Cesare. Come Caio Giulio Cesare, Matteo Renzi da Rignano segue la logica perseguita dal senatore romano: il modo migliore per evitare che popoli sottomessi si coalizzassero e si ribellassero all'invasore era far sì che rivaleggiassero tra di loro concedendo a chi un privilegio e a chi un altro. Mi domando, che senso ha convocare oggi in maniera singola gli operatori che lavorano in San Lorenzo?
Oggi, in diversi orari della giornata, il sindaco Renzi ha convocato in colloqui singoli alcuni soggetti che operano in San Lorenzo, ambulanti, residenti e altri che hanno delle attività, oltre ad alcuni rappresentanti delle associazioni di categoria.
Perché questa scelta a dir poco bizzarra? E ancora più bizzarro è il fatto che non tutte le sigle sindacali che rappresentano il commercio su area pubblica siano state convocate.
Renzi rappresenta il peggior modo di fare politica, arrogante e presuntuoso, con la solita spocchia si può dire che oggi abbia fatto dei veri e propri inviti ad personam.
Siamo all'assurdo, non solo il sindaco ha scelto di voler togliere oltre 250 attività su area pubblica dal centro, ma ora pretende anche di scegliersi gli interlocutori per parlare di San Lorenzo.
Se si parla di San Lorenzo lo si faccia ad un tavolo dove tutti sono rappresentati, alla luce del sole e non in stanze chiuse.
Chiudere 250 attività significa mettere per strada oltre 1000 persone. Renzi passerà alla storia per aver effettuato il più grande licenziamento di massa mai avvenuto. In tempi difficili come questi dove la vera sfida per le amministrazioni è cercare di mantenere i livelli occupazionali, Renzi sceglie di mandare a casa oltre 1000 persone, cosa dice la sua maggioranza? Esistono lavoratori di serie a e di serie b? Ogni volta in consiglio comunale ci battiamo per i lavoratori: i commercianti su area pubblica non sono lavoratori come gli altri? Saremo al fianco degli operatori su area pubblica in questa battaglia per il mantenimento del posto di lavoro e della loro attività”.

(fdr)