Commemorazione franchi tiratori, Meucci (PD): «Torselli ha il dovere di onorare chi si è battuto per la libertà. I nomi di questi eroi li può leggere nella lapide affissa a Palazzo Vecchio»

Questo il testo dell’intervento della consigliera Elisabetta Meucci (PD):

«In Palazzo Vecchio, nel corridoio che conduce nella parte del palazzo che ospita gli uffici comunali, è affissa una lapide con i nomi di oltre 400 partigiani e la scritta "PARTIGIANI DELLA GUERRA - CONTRO L'OPPRESSIONE E ILTRADIMENTO - INSORSERO COMBATTERONO CADDERO PERCHE' GLI UOMINI TORNASSERO A CREDERE NELLA GIUSTIZIA - CHE SOLA ASSICURA LA LIBERTA' DEI POPOLI".
Tra quegli uomini e donne si può leggere anche il nome di Pier Luigi Meucci. Era un giovane partigiano. Fu ucciso nell'agosto del 1944 da un cecchino fascista mentre, con la bicicletta, in via Vittorio Emanuele cercava di raggiungere la madre per un fugace saluto. Aveva 27 anni e morì, dopo molte sofferenze, una settimana dopo il suo ferimento alla testa.
Alla famiglia, in sua memoria, fu poi consegnata la medaglia d'argento per la Resistenza.
Era mio zio ed io sono cresciuta portando sempre dentro di me il ricordo del suo sacrificio, l'orgoglio per il suo impegno e per la sua lotta per la libertà di Firenze e dell'Italia.
Ho iniziato a far politica e ad impegnarmi nella vita amministrativa della nostra città spinta anche dalla forza del suo esempio e dal dovere di onorarne la memoria. Il consigliere Torselli
legga quella lapide, invece di considerare ‘noiose’ le critiche rivolte all'iniziativa di Casaggì di onorare l'11 agosto i franchi tiratori.
Pensi a quei nomi, a quelle famiglie.
Sappia che quella lapide è in Palazzo Vecchio e testimonia la storia ed i valori della nostra istituzione».


(fn)