Accordo sull'alta velocità, De Zordo: "Nessuna nuova risorsa per la città"

"I finanziamenti destinati alle nuove stazioni metropolitane vengono riciclati per la viabilità"

Questo l’intervento della capogruppo di perUnaltracittà Ornella de Zordo

“I milioni di euro che il sindaco Renzi ha presentato come un nuovo 'tesoretto', in realtà non sono affatto nuove risorse che giungono alla città, ma cifre già presenti negli Accordi e Conferenze di Sevizi degli anni passati a partire dal Protocollo del 1997.Firenze non avrà quindi niente in più rispetto a quello che già era stato concordato negli anni scorsi. Semplicemente saranno destinati invece a infrastrutture diverse rispetto a quelle ipotizzate alla fine degli anni '90 e che finora non sono state realizzate, come le fermate ferroviarie metropolitane di Peretola aeroporto, San Salvi, Perfetti Ricasoli, le Cure, Circondaria.
Il Comune rinuncia in sostanza a86,5 milioni di euro già attribuiti per le stazioni e il servizio ferroviario metropolitano per fare altri interventi di viabilità e mobilità, che individuerà e sceglierà a propria discrezione.
Abbiamo sempre sostenuto che i danni ambientali non possono essere monetizzati; niente potrà risarcire questo territorio di un'opera inutile e dannosa che aumenterà il debito pubblico di 3 miliardi di euro. Ma almeno che non ci si venga a raccontare che in cambio si è ottenuto qualche beneficio, anzi, come sovrappiù si cancellerà il potenziamento dei treni regionali e di una linea metropolitana.
Oggi con la firma di questo accordo si scrive un altro capitolo di una storia poco edificante: dal 1997 si sono succeduti accordi firmati da tavoli politici che hanno costantemente ignorato pareri tecnici degli organi preposti, a partire dalla stessa Regione, all'ARPAT, al Genio Civile. Si è scaricato sull'Osservatorio Ambientale - che doveva solo vigilare sull'andamento dei lavori - l'intera responsabilità dell'accertamento della correttezza e dell'idoneità del progetto: e pensare che nell'Osservatorio c'è un rappresentante del committente, e gli altri membri sono di nomina politica! Si è in sostanza sostituito la decisione politica a qualsiasi considerazione tecnica, economica, ambientale. Amministratori pubblici hanno avocato a sé volontariamente il ruolo di soli decisori vanificando di fatto qualsiasi procedura di verifica e qualunque richiesta di trasparenza. Si sono assunti in questo modo non soltanto la responsabilità di qualsiasi probabile evento dannoso si possa verificare nell'esecuzione di quest'opera, e dello spreco certo di denaro pubblico in favore di pochi selezionati soggetti. Ma anche quella di aver svuotato di significato le procedure di valutazione, di garanzia e di trasparenza, l'indipendenza della sfera tecnica da quella politica, le basi stesse di una buona amministrazione”.

(fdr)