Timbro dei cartellini, Collesei (Pd): "Ma è proprio il momento di fare i dispetti ai lavoratori di Palazzo Vecchio?"
"Lo so, l'argomento non è di primo piano: ma ugualmente mi preme prendere posizione contro chi il 2 agosto, data simbolo per la nostra storia nazionale, vede come priorità una ulteriore limitazione al personale dipendente del Comune di Firenze. Da stamani il cartellino non si timbra più all'ingresso di Palazzo Vecchio, ma al piano: chi al terreno, chi al primo, chi al secondo, chi al terzo". E' quanto afferma Stefania Collesei, consegliera del Pd. "Può sembrare una sciocchezza ma non lo è - continua Collesei - Pensiamo ad esempio al caso in cui si guasti l'ascensore (chi frequenta Palazzo Vecchio conosce l'arnese)... Si fa per guadagnare tempo? Per 'ottimizzare le risorse'? O è forse questa la risposta alle 'code al badge' di fantozziana memoria? Occhio non vede, cuore non duole?"
"Non c'è uno stuolo di direttori, dirigenti, posizioni organizzative che possa controllare e colpire chi sgarra - afferma ancora la consigliera del Pd - anziché continuare ad umiliare una intera categoria di persone che casomai andrebbe rimotivata? Blocco delle assunzioni, riduzione del salario accessorio, campagna mediatica contro i pubblici dipendenti non sono sufficienti? Io penso che i lavoratori possano e vogliano dare il meglio di sé se si sentano di partecipare alle finalità dell'ente, se percepiscono l'Amministrazione vicina, in grado di offrire opportunità, di formarsi, di esprimersi, di contare come persone. Mi auguro che questa triste iniziativa sia stata presa da un improvvido funzionario intenzionato ad essere più realista del re e che il direttore generale e il sindaco revochino questo inutile quanto 'dispettoso' provvedimento".
(ag)