Costi della politica, Albini (Pd): "Le nostre proposte per un bilancio della Camera diverso"

“Le nostre proposte sono chiare e concrete: puntiamo ad un reale taglio dei costi della politica, che non sia solo un provvedimento ‘di facciata’. Sappiamo bene che dopo anni di promesse non mantenute da parte di questo governo, anni in cui l’esecutivo ha pensato soprattutto a risolvere i guai del premier e la politica si è allontanata dal comune sentire dei cittadini, recuperare la fiducia è molto difficile: sarà un lungo cammino. Ma questa per noi è una priorità assoluta e il nostro impegno è per un autentico e reale rinnovamento”. Tea Albini, consigliera comunale e parlamentare del Pd, commenta l’ordine del giorno al bilancio interno della Camera presentato oggi dal partito democratico "per proseguire in un lavoro di razionalizzazione e riduzione delle spese". Il provvedimento, insieme a quello analogo presentato dal Pd al Senato “nasce dalla convinzione che per ricreare il rapporto di fiducia fra Parlamento e cittadini servono anche alcune fondamentali riforme – continua Albini - dalla riduzione del numero dei parlamentari a una nuova legge elettorale; dall'incompatibilità fra ogni livello di carica elettiva, all'introduzione di regole sulla vita interna dei partiti e sul loro finanziamento. Anche in questo vogliamo rimarcare la diversità del nostro partito da quanti sono bravi a parole, ma poi non intendono rinunciare ad alcun beneficio”. “Il Pd ha presentato già da tempo molte di queste proposte, che però non sono mai entrate nel dibattito parlamentare, a settembre è assolutamente indispensabile che vengano affrontate e discusse - continua la parlamentare firoentina - Il Pd deve dimostrare con i fatti di essere diverso anche nel raccogliere le richieste di trasparenza e sobrietà che vengono dal sentire comune ed avere sempre di più la capacità di stare fra la gente, cercando di annullare con il dialogo la distanza che oggi c'e fra la politica e la società".
Per quanto riguarda la Camera, spiega ancora Tea Albini, nello specifico il Pd ha indicato 11 punti su cui intervenire: allineamento agli standard europei del trattamento economico e dei servizi per i parlamentari; superamento dall'inizio della prossima legislatura del vitalizio con l'introduzione di un sistema contributivo; introduzione di un contributo di solidarietà dai vitalizi in corso in proporzione agli importi; trattenuta per i deputati per le assenze ai lavori di commissione; modifica dell'attuale rimborso per il rapporto con gli elettori, con una quota forfettaria e una corrisposta dopo la presentazione di giustificativi; riduzione degli spazi per gli uffici dei deputati; introduzione di un tetto massimo per i biglietti aerei; adeguamento ai prezzi di mercato dei servizi di ristorazione, barberia ecc. (o soppressione di tali servizi); drastica riduzione della produzione di documenti cartacei; blocco delle assunzioni, congelamento degli aumenti per il personale Camera, limitazione delle consulenze e dei servizi esterni; pubblicazione sul sito internet Camera delle risorse messe a disposizione dei deputati nel bilancio della Camera.
 

(ag)