Uno "stile fiorentino" per aiuole, spazi verdi e spartitraffico
Aiuole, spazi verdi, spartitraffico con uno stile identificativo tipicamente fiorentino e che rispondano agli indirizzi tracciati dal Piano Strutturale, per una maggior valorizzazione del verde cittadino. Prosegue l’operazione “Invasioni Botaniche” che sta guidando l’Amministrazione comunale nella riorganizzazione e omogeneizzazione nell’estetica del verde della città, con l’utilizzo di piante, fiori e prati. Le “Invasioni Botaniche” cominciano a prendere forma nella sperimentazione di aiuole che rappresentano ingressi reali o simbologici alla città, che hanno una funzione ornamentale ma anche una valenza ambientale forte rispetto alla ricerca della biodiversità in ambito urbano. Il valore aggiunto di questo tipo di sistemazioni è che richiamano una serie di animaletti utili che possono aiutare a combattere quelli infestanti e fastidiosi che creano fastidio. La ricerca dello stile fiorentino passa attraverso la scelta degli elementi da poter utilizzare poi nella composizione geometrica e di colore.
“Abbiamo iniziato questa sperimentazione in varie zone della città – ha spiegato l’assessore all’ambiente Stefania Saccardi – con un duplice obiettivo. Da un lato per affermare uno stile fiorentino negli addobbi di aiuole, spartitraffico e spazi verdi, che finora ha dato risultati soddisfacenti. E poi per ricreare una biodiversità all’interno di zone della città altamente urbanizzate. Abbiamo visto arrivare insetti e volatili che mancavano da tempo. Sono state installate piante e fiori che non necessitano di eccessiva manutenzione, ma che hanno reso più belli e con poca spesa molti spazi”.
E' stato sperimentato con successo l'utilizzo estensivo dei tulipani nelle fioriture di aprile-maggio, mentre adesso vengono sperimentate le fioriture delle erbacee perenni e delle sementi fiorite che terminerà a settembre.
“Prossimamente – ha aggiunto l’assessore Saccardi – verrà utilizzata l’iris, che fra l’altro è il simbolo di Firenze. E a tal proposito, in collaborazione con la Società Italiana dell’Iris che ha sede nella nostra città, attiveremo dei corsi di formazione per la coltivazione di questo fiore”.
I primi positivi risultati sono già ben evidenti nelle aiuole del Piazzale Michelangelo, di via Aretina e Largo Cappugi, di piazza Stazione, Alberti, Ferrucci, Gaddi, di Ponte a Ema, del Piazzale delle Cascine. Da sottolineare come in piazza Alberti, piazza Ferrucci e al Piazzale Michelangelo è stata riscontrata una molteplicità di insetti e di piccoli uccelli insettivori che si sono soffermati nelle aree verdi, pur essendo queste incastrata in mezzo al traffico e al cemento.
Per questo primo periodo di sperimentazione sono state utilizzate 12.000 piante di erbacee perenni rifiorenti (gauda, verbena perovskia, lavandola, sedum salvia viola, henerocallys, penstemon, hosta, echinacea, ceratostigma, achillea, iris, phlox, delphinum, digitalis, hibiscus, agapanthus, aster), 1.300 graminacee (pennisetum, stipa, imperata, phormium, carex, miscanthus), 500 cespugliose (abulia, callistemon, lagerstroemia, spirea, Nandina, escallonia, deutzia, rosa). E inoltre 50 kg di miscele fiorite “wild flowers”. Complessivamente sono stati spesi circa 250.00 euro.(fd)