Swap, Stella e Alessandri (PdL): "Occorre una Commissione d'inchiesta Comunale"

"Quanto costerà alla fine ai fiorentini la scommessa dell'amministrazione?"

Questo l’intervento dei consiglieri del PdL Marco Stella e Stefano Alessandri
“Apprendiamo dal Giornale della Toscana che gli istituti finanziari con i quali il Comune di Firenze ha sottoscritto gli swap avrebbero fatto ricorso al tar contro la decisione del comune di sospendere il pagamento: perché nessuno ha avvertito il consiglio comunale? Perché lunedì nessuno ha fatto una comunicazione per informare il consiglio del ricorso?
Rimaniamo stupefatti nell’apprendere la notizia dai giornali, questa è una grave mancanza di rispetto della giunta nei confronti del ruolo del consiglio comunale.
Alla luce di quanto emerso siamo sempre più convinti che sulla vicenda swap occorra l’istituzione di una commissione d’inchiesta che riporti la centralità del dibattito anche al consiglio comunale. Quella degli swap è una vicenda complicata ma che ha una valenza politica ed economica. Abbiamo sempre sostenuto che l’amministrazione comunale avesse sbagliato a sottoscrivere gli strumenti derivati , e soprattutto avesse sbagliato le modalità.
Dalla relazione fatta da questa amministrazione risulterebbe infatti che Il Comune di Firenze avrebbe pagato dal 2006 ad oggi commissioni occulte complessive alle banche per € 16.440.661 e oneri non dovuti per € 7.087.585, i dati ci danno ragione.
Si legge chiaramente a pagina 18 punto ‘e’ della relazione che “pertanto le commissioni occulte complessive applicate dalle Banche nel loro insieme salgono ad Euro 16.440.661,22 (Euro 3.547.838,00 di cui al punto (a) più Euro 12.892.823,22 di cui al presente punto), che corrispondono ad un aumento dello spread a carico dell’Amministrazione equivalente a 70,9 basis points, comportando l’assunzione per l’Amministrazione stessa di oneri non dovuti per Euro 7.087.585,00 nel periodo 2006-2010 (di cui Euro 1.315.492,00 in sospensione di pagamento) e di futuri oneri non dovuti per Euro 17.895.270 (non attualizzati).”
Nella relazione emergono molteplici violazioni normative degli atti firmati sugli swap presi in considerazione, primo tra tutti non realizzano un contenimento del costo dell’indebitamento, ma viceversa innescano meccanismi atti a spingere al rialzo detto costo, quindi costi maggiori per il Comune.
Fra le altre cose si profilano anche ipotesi di illegittimità in quanto i provvedimenti fatti dal Comune per sottoscrivere gli swap sarebbero in primo luogo difettosi di istruttoria, visto che l’amministrazione comunale non era in possesso delle conoscenze necessarie e pertanto non ha mai dichiarato di essere operatore qualificato così come previsto dalla legge.
Dalla lunga relazione contenuta all’interno del provvedimento dirigenziale n. 2011/DD/02723, con la quale si annullano due determine del 2006 che avevano autorizzato la ristrutturazione di un contratto di swap, emergono molte questioni che crediamo necessitino di un vero approfondimento da parte del Consiglio Comunale.
Sono anni che diciamo che ci sono delle questioni relative alla vicenda Swap che necessitano di un approfondimento, ora finalmente qualcuno se ne è accorto, chiedevamo chiarezza sul ruolo del Comune su chi aveva firmato i contratti e quali qualifiche possedesse, se era stato fatto un fondo rischi, se vi erano delle commissione occulte, tutti interrogativi fino ad ora rimasti senza risposta.
Consideriamo in maniera positiva il lavoro svolto da questa amministrazione, ma chiediamo che il consiglio comunale non venga estromesso dalla vicenda, per questo chiediamo che venga istituita cosi come previsto dall’art. 32 del regolamento comunale un commissione d’indagine per accertare la regolarità e correttezza delle attività amministrative su questa vicenda”.

(fdr)