De Zordo: "Salta il servizio ferroviario metropolitano. Gettata la maschera: il tunnel AV è solo un danno per questa città"

Questo l’intervento della capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo

“Nessuno di noi ci aveva mai creduto. Ma l'unica motivazione addotta e ripetuta come un mantra dai fautori del tunnel av sotto Firenze era che si sarebbero così sgombrati i binari di superficie per fare spazio ai treni per i pendolari e attivare un servizio ferroviariometropolitano; nei vari accordi succedutisi negli anni erano previste nuove stazioni e ben 120 nuovi treni per potenziare il servizio locale. Tutti potenziamenti che potevano essere ottenuti aggiungendo una coppia di binari in superficie, ma nessun amministratore sembrava arrendersi all'evidenza dimostrata da tecnici indipendenti. Ora leggiamo che non si faranno piùle stazioni minori preannunciate e indispensabili per attivare il decantato sistema metropolitano su ferro. Cure, San Salvi, Perfetti Ricasoli, Peretola non sono più previste nel nuovo Protocollo che sta per essere firmato da Renzi, Rossi, Moretti e Matteoli, e ovviamente sono spariti anche i nuovi treni.
Si è gettata la maschera. La megaopera inutile e dannosa non porterà neanche questo beneficio annunciato. A Firenze arriveranno solo disagi e danni e nessun vantaggio; arriveranno sì 98 milioni di euro strappati nella contrattazione con Ferrovie, ma da spendersi a totale discrezione del sindaco, destinati – sembra – a potenziare infrastrutture per il traffico privato su gomma, il tubone Varlungo-Careggi o il passante stradale Fortezza-Circondaria. Senza quella metropolitana che noi avevamo chiamato metrotreno e che avrebbe potuto sostituire in misura notevolissima il traffico privato, questa città dovrà affidare alla sola tramvia un'alternativa che sarà necessariamente assai limitata. Alla faccia della città sostenibile e della qualità dell'aria che entrerà nei polmoni dei fiorentini.
A motivare la scelta di far passare l'alta velocità sotto Firenze e non in superficie come indicava l'ipotesi da molti sostenuta e avvalorata da studi fatti da docenti dell'Università di Firenze, resta l'unica motivazione da noi sempre indicata: un grande affare da 3 miliardi di euro. L'interesse di chi costruisce è garantito. Gli interessi della cittadinanza no”.

(fdr)