Imposta di soggiorno, l'assessore Giachi: "Mai fatto dichiarazioni sulla mozione del Pdl"

“Sono lieta che le opposizioni sorridano, ma non ho mai rilasciato dichiarazioni sulla mozione approvata lunedì 25 luglio”. E’ quanto l’assessore all’Università Cristina Giachi replica ai consiglieri del Pdl Roselli, Cellai e Torselli in merito alla modifica del regolamento dell’imposta di soggiorno per gli studenti fuori sede. “Se poi gli ilari consiglieri si riferiscono al dibattito che ha avuto luogo su Facebook a proposito di questo tema – aggiunge l’assessore - le mie osservazioni si riferivano, nell’ambito di una riflessione più ampia, alla difficoltà di articolare un’esenzione sulla base delle ragioni di studio, atteso che essa potrebbe apparire applicabile anche a studenti non iscritti all’Università di Firenze, apparendo oltretutto assai difficile da verificare. Comunque sia – conclude Cristina Giachi - per chiarire le idee ai consiglieri Roselli, Torselli e Cellai allego la risposta all’interrogazione sollevata sul tema dalla consigliera De Zordo, prodotta a firma congiunta con il vicesindaco Nardella il 18 luglio scorso”.

“Oggetto: risposta Interrogazione n. 560/11
L’imposta di soggiorno si applica a tutte le tipologie di strutture ricettive come indicato nella Legge Regionale 23-03-2000 n. 42 e ss.mm.
Il Consiglio Comunale di Firenze ha approvato il regolamento stabilendo le esenzioni previste tra le quali sono inclusi solo:
- i minori fino al compimento del decimo anno di età;
- i soggetti che assistono i degenti ricoverati presso strutture sanitarie del territorio, in ragione di un accompagnatore per paziente;
- i genitori, o accompagnatori, che assistono i minori di diciotto anni degenti ricoverati presso strutture sanitarie del territorio, per un massimo di due persone per paziente.
Si precisa, comunque, che la tassa di soggiorno per contratti superiori ai dieci giorni (come nel caso di studenti universitari) comporterebbe un contributo complessivo di 10 euro (una tantum). Quindi, nel caso di un contratto di durata annuale il contributo si ridurebbe a meno di un euro al mese da sommare alla retta per la camera singola che in alcune delle strutture private citate nell’interrogazione sono superiori ai 450 euro mensili.
L’applicazione della tassa di soggiorno anche agli studenti sarebbe comunque coerente con il principio che sta alla base della nuova imposta: si chiede, infatti, a non residenti di partecipare alle spese che la città sostiene per garantire servizi di qualità (attività culturali, illuminazione, igiene e qualità urbana, aree verdi…) con un contributo simbolico che ne certifica il patto di cittadinanza.
Considerando però, la presenza degli studenti universitari fuorisede una ricchezza per il nostro territorio, al fine di rafforzare il sentimento di accoglienza della nostra città verso chi decide di trasferirsi a Firenze per un progetto di vita che spesso va oltre il periodo di studi e condividendo lo spirito della corale richiesta pervenuta dal mondo universitario, si esprime la disponibilità dell’Amministrazione Comunale ad escludere dall’attuazione dell’imposta gli studenti iscritti all’Università di Firenze.
La proposta di modifica sarà oggetto di confronto nell’ambito del tavolo di verifica sullo stato di attuazione del regolamento comunale che verrà prossimamente riaperto anche alla luce dell’ultima sentenza del Tribunale amministrativo e del rigetto della richiesta di sospensiva.
Dario Nardella - Cristina Giachi"