Facciata di San Lorenzo, il presidente Giani: "Dibattito pertinente che appartiene alla storia della città"

Dal 1500 al 1900 tutti i tentativi per completare la Basilica

Il grande modello in legno della facciata della Basilica di San Lorenzo commissionato da Leone X a Michelangelo nel 1905 non fu mai realizzato e resta una bellissima opera esposta a Casa Buonarroti in via Ghibellina. Così come non fu mai esaudito il desiderio dell’Elettrice Palatina che alla sua morte nel 1737 aveva lasciato i soldi per facciata, campanile e restauri interni della basilica (solo questi ultimi due furono realizzati). Ma i tentativi di realizzare una facciata per San Lorenzo non finirono qui. L’ultima volta fu nel 1900 quando il Comune di Firenze bandì un concorso pubblico al quale parteciparono 92 architetti. I progetti (ci fu una scrematura dei migliori) furono esposti e vinse Cesare Bazzani ma, nonostante ci fossero i soldi (1.097.692 di lire lasciate da Francesco Mattei da Seravezza e trasferite al Comune dal fratello Raffaello), non se ne fece di nulla e i denari furono utilizzate per rifare il sagrato di San Lorenzo e restaurare 9 chiese fiorentine. Come dire che il dibattito su San Lorenzo rientra nella storia della città. Così almeno la pensa il presidente del Consiglio comunale Eugenio Giani che stamani ha accompagnato la stampa in visita alla Casa Buonarroti di cui è presidente per mostrare il modello della facciata che Michelangelo realizzò all’inizio del Cinquecento. “Il dibattito è pertinente – ha spiegato Giani- e se il sindaco andrà avanti io lo sosterrò. Ogni opinione d’altra parte è legittima ma non si tratta di una carnevalata. E’ la storia che ci dice che questo dibattito è plausibile. Non a caso avevo pensato ad una scenografia sulla facciata da tenere per non più di due o tre mesi in modo che tutti si possano fare un’idea concreta di ciò che sarebbe”. Giani ha ripercorso nel dettaglio tutta la storia della facciata andando a ricercare negli archivi del Comune il bando originale del 1900 quello che fu affisso per la strade della città con il quale si apriva un concorso artistico per San Lorenzo “dal quale emergano – si legge nel bando- tutte le ricchezze indirizzate a mantenere nel modo migliore il carattere originale di questo mirabile monumento. Il Comitato – si legge ancora- considerando che i migliori artisti italiani debbono sentirsi animati da forte volontà di misurarsi in una gara così nobile ed alta, bandisce perciò il seguente programma di concorso e spera che questa modesta iniziativa possa condurre all’auspicato compimento dell’insigne Basilica dovuta alla pietà ed al genio degli avi”. (lb)
 

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