"La mia casa da grande", inaugurati tre alloggi per giovani con disabilità

L'assessore Saccardi: "Un progetto che vuole consolidare l'autonomia dei ragazzi e frutto della collaborazione virtuosa tra Comune e volontariato"

re appartamenti destinati alle persone disabili. Si tratta degli alloggi di proprietà dell'Anpas in via Pio Fedi (nello stabile che ospita la sede nazionale e regionale dell'Associazione delle pubbliche assistenze) che, grazie al progetto “La mia casa da grande”, ospiteranno sette ragazzi con disabilità intellettiva e sensoriale. Questa mattina la consegna ufficiale delle chiavi alla presenza dell'assessore alle politiche sociosanitarie Stefania Saccardi, del presidente regionale dell'Anpas Romano Manetti e del vicepresidente nazionale Luciano De Matteis e del presidente dell'Associazione Sipario Marco Martelli Calvelli. Sarà proprio questa associazione, nata da genitori di figli disabili, a gestire la casa solidale sulla base di una convenzione siglata con l'Amministrazione comunale.
“Questo progetto sperimentale è il frutto di una collaborazione virtuosa tra Comune e realtà del volontariato – ha dichiarato l'assessore Saccardi – in linea con la generale politica dell'Amministrazione per la gestione dei servizi sociali. Servizi sociali che mirano al superamento della semplice assistenzaper proporre ai soggetti percorsi di autonomia e reinserimento nella comunità. Questo vale anche per l'ambito della disabilità dove, con questa sperimentazione gestita dall'Associazione Sipario, si punta a promuovere una maggiore autonomia di giovani con disabilità”.
Da tempo, infatti, il Comune ha avviato un processo graduale di costruzione di un sistema che affronti in modo innovativo sia le problematiche connesse all'assistenza ai cittadini disabili cui è venuto definitivamente a mancare il supporto della famiglia (il Dopo di Noi) sia quelle connesse a una loro accoglienza al di fuori del proprio ambiente familiare anche in tempi precedente ha perdita definitiva dei genitori (Durante noi). Il progetto 'La mia casa da grande' rientra a pieno titolo in questa politica che vuole promuovere e consolidare modalità di vita autonoma da parte di persone con disabilità. Un obiettivo perseguito attraverso la definizione di percorsi individuali in cui sia previsto, tra l'altro, il soggiorno in appartamento insieme ad altri disabili (con la presenza di operatori) e un percorso di inserimento lavorativo. Il progetto è quindi destinato a giovani con disabilità intellettiva e sensoriale che aderiscono dopo un iter di conoscenza, preparazione e motivazione effettuato insieme alle loro famiglie.
La sperimentazione è articolata su tre moduli operativi improntati alla gradualità: il primo denominato “festivo” prevede la presenza dei ragazzi nel solo finesettimana; il secondo “feriale breve” è invece dedicato a chi è già pronto e consiste nella presenzaanche in alcune sere dei giorni feriali accompagnata da una progressiva diminuzione dell'attività educativa. Infine il terzo modulo, denominato “feriale lungo”, è rivolto alle persone in grado di affrontare una convivenza stabile di almeno 6 giorni/5 notti lungo la settimana nei giorni feriali. Questa fase vede il rafforzamento nel ragazzo di una “propria libera scelta” di vita indipendente e la relativa messa in opera con la conseguente responsabilità con impegno e sforzo nel portarla avanti, anche con il sostegno di operatori e volontari con l'obiettivo di una progressiva riduzione dell'attività educativa (che però non potrà mai essere azzerata).
In totale i posti letto nei tre appartamenti sono nove di cui sette per ragazzi disabili e due per gli operatori/volontari.
Dal punto di vista concreto, gli alloggi di proprietà dell'Anpas sono nella disponibilità del Comune che poi, sulla base di una apposita convenzione, ha affidato la gestione del servizio all'associazione Sipario. A carico dell'Amministrazione le spese per le utenze e quelle per il condominio. (mf)

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