Parcheggi, Grassi: "Due errori in uno: utilizzare il project financing e scavare sotto la città"
“Dove sta andando la politica della sosta a Firenze ? Il Comune ha venduto le quote di Firenze Parcheggi ? – si chiede il Consigliere Comunale di Sinistra e Cittadinanza, Tommaso Grassi, letta la notizia del project financing per 1.500 posti auto interrati – Chi ha deciso e con quale mandato ? Oppure è il solito bluff lanciato dal Sindaco Renzi e dall’AD di Firenze Parcheggi, Marco Carrai ? Speriamo sinceramente per il futuro della nostra Città - aggiunge Grassi- che sia uno spot dell'amministrazione comunale e che alle parole non è seguito assolutamente nessun atto formale. Se invece l’orientamento fosse quello di proseguire nella progettualità saremmo di fronte ad un gravissimo doppio errore: utilizzare lo strumento del project financing, che tanti danni ha fatto a Firenze in vari settori, e decidere di scavare sotto Firenze in un tessuto ambientale e urbano assai fragile. Sapevamo che il sindaco e la maggioranza avevano già espresso una particolare propensione a voler bucare ripetutamente e profondamente il sottosuolo di Firenze, che poco si adattava a questo tipo di interventi, sia per la falda che per motivi di fragilità e di rischi ambientali. La lista è molto lunga ma basti pensare alla TAV, alla tramvia nel sottosuolo del centro storico, al passante attrezzato da Campo di Marte a Castello e a Viale Guidoni, e alla strada dalla Fortezza a Firenze Nova, ed infine anche ai parcheggi in sotterranea, di cui abbiamo avuto molti esempi negli ultimi giorni: ieri con la conferma di volerne realizzare in Piazza Indipendenza e oggi la previsione nelle piazze del Carmine, delle Cure, Brunelleschi, Poggi e Lungarno della Zecca. Riteniamo, sotto alcuni aspetti, lo strumento del project financing così come presentato da Firenze Parcheggi ancor più preoccupante rispetto al vecchio modello, in quanto non ci saranno gare o appalti ad evidenza pubblica, ma tutti gli accordi verranno assunti dal Comune attraverso patti bilaterali con un partner industriale scelto privatamente. Vedremo a settembre come il Comune si muoverà, con l’unico profondo rimpianto che avremmo preferito discutere di un tema così importante in Consiglio comunale in una discussione che affrontasse il tema molto più ampio del sistema della sosta e della mobilità a Firenze. – conclude Grassi – Ormai però siamo sempre più abituati a dover discutere dei temi della Città in netto ritardo, come avverrà a settembre sulla privatizzazione di ATAF, o dopo ripetuti rinvii (peraltro dovuti alle assenze del Sindaco) a sorpresa, come è accaduto ieri per la pedonalizzazione, oppure solo marginalmente e parzialmente, come sempre ieri è successo per i banchi del mercato di San Lorenzo, con una discussione offuscata da proposte su altri campi.” (lb)