Deficit Maggio, De Zordo e Grassi: "Si taglino sprechi e superstipendi non i posti di lavoro"

"Miope e inefficace, oltre che iniqua, la ricetta della dirigenza"

"Lasciare a casa i precari che svolgono compiti essenziali, tagliare i contratti integrativi, esternalizzare servizi e produzione, ridurre il periodo del festival: questa la miope ricetta della dirigenza del Maggio e sostenuta dal sindaco Renzi per affrontare il deficit strutturale della Fondazione. Un buco di bilancio che ammonta a circa 28 milioni di euro e che è aumentato di ben 8 milioni nel solo 2010, ovvero sotto la diretta responsabilità della sovrintendente Colombo che, ricordiamo, era stata scelta personalmente da Renzi come manager esperta in fund raising. Un fallimento comprovato che si aggiunge alla sua altrattanto dimostrata incapacità a trattare con il personale del Maggio. Una decisione ingiusta innanzi tutto perché saranno lasciati a casa artisti, tecnici, sarte, personale di sala che da anni lavorano con passione per il teatro e hanno acquisito competenze specifiche di altissimo livello; una decisione inefficace perché è tutto da dimostrare che i servizi esternalizzati facciano davvero risparmiare.  Di tagliare i superstipendi, a partire da quello della sovrintendente stessa cui vanno ben 200.000 euro l'anno (50.000 in più rispetto al suo predecessore), di ridurre gli sprechi e migliorare l'efficenza dei consumi invece non se ne parla. E neppure di far fruttare di più le produzioni del Maggio, stabilizzando i costi di produzione, circuitando le rappresentazioni (opere, balletti, concerti), riprendendo la tradizione degli spettacoli per le scuole e trovando sinergie con altre realtà di produzione culturale del territorio. In sostanza, anziché contrarre l'attività si dovrebbe espanderla, anche in vista del nuovo teatro che si è voluto realizzare. Solo così si intravede un futuro per il Maggio e per la cultura tutta di questa città, mentre con i tagli annunciati si procede verso l'abbassamento della qualità e il declino culturale oltre che finanziario della Fondazione. Qualcuno dovrà rispondere di queste scelte."

 

 

(lb)