Comune, lettera aperta del presidente Marmugi (Q.1) al sindaco Renzi
Questa la lettera aperta del presidente del Q.1 Stefano Marmugi al sindaco Renzi:
"Caro, carissimo sindaco,
Leggo attentamente la lettera che hai inviato ai dipendenti comunali dopo le giornalate su “Fantozzi” etc. etc.
Prima di tutto lasciami dire che un sindaco non deve e soprattutto non può cadere nella contraddizione di criticare i dipendenti pubblici o suoi collaboratori come tu ami chiamarli. Lasciami dire che, da parte mia, dopo i goffi e malandati tentativi di una riorganizzazione che a un anno di distanza dalla dichiarazione fatta dai tuoi dirigenti più alti: “i quartieri per noi non esistono più”, è soltanto grazie ai dipendenti comunali che noi quartieri esistiamo e contiamo di esistere ancora per molto.
Non è una polemica la mia ma una semplice constatazione, visto che proprio i presidenti dei quartieri, con coraggio civico e morale, inascoltati e stufi di subire ciò che alcuni tuoi zelanti, quanto inesperti, dirigenti continuavano a farci, abbiamo preso carta e penna e lo abbiamo scritto anche ai giornali, denunciando ciò che non funzionava. Pur essendo eletti dai cittadini, abbiamo subito solo perché qualcuno ha interpretato alla lettera ciò che un tuo più che zelante direttore aveva pronunciato “ma voi cosa volete da noi del resto per noi voi quartieri non esistete più”.
Ecco dove sta la differenza caro Sindaco, non si attaccano le fasce basse, ci si confronta con i vertici perché di vertici stiamo parlando, perché a noi, che ci piaccia o no, sono i cittadini che ci hanno messo al vertice di questa amministrazione.
Ma perché anziché vedere e constatare i cappottini dei 10 minuti prima o altre code preventive prima dell’uscita, non si chiamano quei bravi, bravissimi dirigenti per chiedere loro conto del perché succedano questi fenomeni? Oppure verrebbe da pensare malignamente che qualcuno, o perché è parente o perché è in posizione di favore, non si può toccare, magari per scoprire poi che proprio i più “protetti”, sono coloro che abusano e perciò niente, non si può e non si deve fare niente. Ma tant’è, paghino tutti e tutti si prendano l’offesa morale (“Peggio di Fantozzi”, la vittima di un sistema) della quale tu, caro Sindaco, ti sei macchiato.
Penso che tu sia una grandissima persona. Conosco e apprezzo tantissimo la tua moralità e la tua onestà intellettuale ed è proprio per questo che credo che tu saprai chiedere scusa per una generalizzazione, a mio avviso, assolutamente fuori luogo. Così dimostrerai a tutti la tua vera grandezza Sindaco. Così saprai guadagnarti la disistima del ministro Brunetta che io ritengo ancora più importante, proprio perché di un ministro come questo l’Italia non ne aveva proprio bisogno.
Infine voglio esprimere tutta la mia gratitudine ai dipendenti comunali e in particolare a quelli del Q1 perché grazie a loro i 23 eletti del Quartiere possono continuare a svolgere le attività care ai cittadini. E vorrei ringraziare anche gli oltre novantamila fiorentini che ti hanno e ci hanno permesso di governare la nostra città"
Stefano Marmugi
(lb)