Manovra, De Zordo: "Per Tremonti saremo i primi della classe"

La comunicazione in aula della capogruppo di perUnaltracittà

"Per una critica seria e circostanziata della manovra di Tremonti basta leggersi "La contromanovra di Sbilanciamoci 2012-2014", dove si possono vedere le puntuali proposte per difendere il lavoro, i diritti, il welfare e rilanciare un'economia giusta riducendo il debito. Non è affatto fantapolitica, anzi, è la proposta più concreta che si possa concepire: 51 miliardi di contromanovra in 3 anni con cui far tornare i conti, rilanciare l'economia e proteggere le fasce più deboli della popolazione. Come? Introducendo ad esempio una tassa sui patrimoni milionari, (10 miliardi di entrate), tagliando spese militari del 20% (16 miliardi coi soli caccia f35), cancellando le spese per le grandi opere faraoniche e rilanciando le tante piccole opere di messa in sicurezza del territorio, tassando le rendite al 23%, dimezzando il numero di parlamentari.

Furbescamente concentrata del biennio 2013-14 la manovra Tremonti-Berlusconi è iniqua perchè colpisce i redditi medio bassi, applica tagli lineari anche nella riduzione delle detrazioni fiscali. Affossa il Paese sempre più nella depressione. Si aggiunga che il Governo invita gli enti locali a far cassa vendendo le società dei servizi pubblici di rilevanza economica proseguendo sulla via fallimentare già applicata in altri Paesi negli anni '80.

Ma cosa sta succedendo in una città come Firenze, governata da un centrosinistra che dovrebbe contrapporsi, almeno sulla carta, a questa impostazione veteroliberista? Su troppi fronti si imboccano strade simili:

- non si mettono in discussione le grandi opere di immagine anche se costosossime e inutili: non ci si oppone al tunnel tav, si ipotizzano bretelle e passanti per il traffico su gomma, si stanziano cifre milionarie per ripavimentare sfarzosamente le strade regine dello shopping come via Tornabuoni; in più, si anticipa nel Patto dei Sindaci il road pricing che altro non è se non un balzello che colpisce in modo "lineare" la cittadinanza.

- nei confronti dei dipendenti si rischia di imitare Brunetta con uscite demagogiche e ridicole, tipo pausa sigaretta timbrando il cartellino; atto ancora più grave, si risparmia sul personale (vedi bilancio) e si taglia sui servizi. Non parliamo poi dei diritti dei lavoratori all'interno delle zocietà pattecipate o di una fondazione come il Maggio le cui vertenze sono ben note. D'altra parte come dimenticare l'indimenticabile "con Marchionne senza se e senza ma".

- si continua sulla strada delle privatizzazioni dei servizi, nonostante sia chiaro che l'ingresso del privato non porti alcun beneficio e tolga qualità al servizio stesso e dia insicurezza alla condizione dei lavoratori: come per Tremonti l'importante è far quadrare il conticino, 10 milioni di cassa per le quote Ataf, come già fu per Publiacqua nel 2006, non importa poi chi ne paga le conseguenze.

Sarebbe di vitale importanza, ora, qui, ma anche per il futuro del Paese, che uno schieramento politico che si candida - o almeno dovrebbe - ad essere alternativo all'attuale governo di destra, indicasse soluzioni, strade, orizzonti qualitativamente diversi da quelli che hanno accresciuto le disuguaglianze e l' ingiustizia sociale, portandoci al disastro attuale. E invece, anche tenendo conto delle oggettive difficoltà della congiuntura economico finanziaria, si resta all'interno dello stesso orizzonte che ha portato all'attuale fallimento"
(lb)