Futuro di Ataf, Cruccolini (SEL), Scola (IdV) e Di Puccio (Gruppo Misto): "Riaprire il confronto all'interno della maggioranza, e individuare le migliori soluzioni per lavoratori e servizio"
“Riaprire il dibattito all’interno della maggioranza, e sfruttare il tempo, da qui a settembre, per individuare le migliori soluzioni per il futuro di Ataf, nell’ottica di garantire i lavoratori e offrire un servizio efficiente di trasporto ai cittadini, con il coinvolgimento delle rsu”. Questa la presa di posizione da parte del capogruppo di SEL Eros Cruccolini, del capogruppo dell’IdV Giuseppe Scola e del consigliere del Gruppo Misto Stefano Di Puccio, che questa mattina hanno tenuto una conferenza stampa a Palazzo Vecchio accanto ai coordinatori provinciali dei due partiti Lorenzo Falchi (SEL) e Alessandro Cresci (IdV).
“Noi non siamo pregiudizialmente contrari all’ingresso dei privati nell’azienda – ha dichiarato Cruccolini –, anche se non siamo entusiasti alla prospettiva, convinti come siamo che possano esistere percorsi diversi per raggiungere gli obiettivi mantenendo interamente pubblico il servizio. Il tempo da qui a settembre servirà proprio per sviluppare il dibattito all’interno della maggioranza, valutando insieme al PD soluzioni alternative”.
“Vogliamo un dibattito libero e partecipato – ha notato Scola –. Non basta la presa di posizione di un partito, per quanto quello di maggioranza, per chiudere la questione, che è tra le più strategiche per il territorio fiorentino. Proprio perché partiamo da proposte diverse, perseguiamo l’obiettivo di individuare alla fine una soluzione condivisa che possa contemperare tutte le esigenze, innanzitutto il futuro dei lavoratori e la qualità del servizio ai cittadini”.
“Per quanto mi riguarda, ben venga la privatizzazione – ha invece sottolineato Di Puccio –, ma solo se serve a tutelare il livello occupazionale e la puntualità del servizio”.
Infine i tre esponenti della maggioranza hanno auspicato che l’argomento trasporto pubblico locale “sia affrontato non 'a strattoni', ma nella sua organicità, consentendo così alle forze politiche di portare ciascuna il suo fattivo contributo per l’individuazione di soluzioni condivise”.
(fdr)