Agostini (Presidente commissione diritti umani): "50 anni di lavoro di Amnesty International ricordati in commissione con una mozione che andrà lunedì in Consiglio"

Questo l’intervento della presidente della Commissione diritti umani Susanna Agostini (PD)

“In commissione Pace Diritti Umani è stata approvata all'unanimità la mozione di celebrazione del 50esimo anniversario di Amnesty international!. Per confermare la volontà di proseguire la collaborazione e l' impegno istituzionale, questa mattina la commissione settima ha voluto sottolineare con l'approvazione di questa mozione, un ringraziamento e una celebrazione dimezzo secolo di lavoro sul tema della salvaguardia dei diritti umani nel mondo. Sono tantissime le persone volontarie che stanno portando avanti con passione politica battaglie che sembrano infinite. Come spesso accade, i singoli restano nell'ombra per evidenziare ancora di più l'impegno collettivo dell'Associazione verso una mission mondiale; anche un'occasione per sostenere con maggiore enfasi una delle attività, nel Messico, che Amnesty sta portando avanti con slancio e passione, quella di sostegno a padre Solalinde. Anche lui come Marisela Ortiz Rivera, mette a rischio la propria esistenza per salvaguardare la vita di bambini poveri perseguitati dai narcotrafficanti. Sappiamo da tempo che soltanto tenere acceso un faro su queste persone può essere garanzia di sopravvivenza. Questo faro per noi resta sempre acceso, come l'attenzione verso coloro che tutelano le persone deboli e danno garanzia di salvaguardia dei diritti umani nel mondo. I primi cinquant'anni di Amnesty International sono stati riferimento attivo e pungolo per le istituzioni".

(fdr)

Segue il testo della mozione

 

MOZIONE

OGGETTO: “Sostegno a Amnesty International e alle sue attività, in occasione del 50° anniversario della sua nascita e in solidarietà con Padre Alejandro Solalinde
Preso atto che Il 28 maggio 2011 si è celebrato il 50° anniversario della nascita di Amnesty International.
Considerato che la storia di Amnesty International ha avuto inizio 28 maggio 1961 quando l’avvocato inglese Peter Benenson lanciò dalle colonne del quotidiano londinese “The Observer” un “ Appello per l’amnistia” nel suo articolo “I prigionieri dimenticati” in cui raccontava la vicenda di due giovani portoghesi e di altrettante persone in altri paesi, che come loro erano stati arrestati solo per aver espresso le loro opinioni.
Visto che quel primo appello all’azione raccolse numerose adesioni, tanto da formare un movimento internazionale permanente, Amnesty International.
Visto inoltre, il Premio Nobel per la Pace conferito nel 1977 ad Amnesty International per la sua attività in difesa dei valori umani contro i trattamenti degradanti, la violenza e la tortura, contribuendo ad assicurare il terreno della libertà, della giustizia e quindi la pace nel mondo.
Considerato che sono passati 50 anni da quella prima campagna mondiale che accese i riflettori sui prigionieri dimenticati del pianeta e molte vittime di violazioni dei diritti umani hanno testimoniato l’importanza dell’azione di Amnesty International.
Ritenuto opportuno che in occasione della celebrazione del 50° anniversario di Amnesty International, sia necessario ricordare, nonostante tutto ciò che è stato già fatto, che ancora oggi ci sono persone che nongodono di tutti i diritti enunciati nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948 e dagli altri standard internazionali relativi ad essi e che anche le istituzioni locali possono svolgere un ruolo decisivo, attraverso iniziative che mirano a diffonderne il tema in ogni ramo della società politica e civile.
Visto cheil Consiglio Comunale di Firenze, che già in molte occasioni nel passato anche recente si è dimostrato sensibile a questi temi ed ha collaborato con il gruppo GR14 di Amnesty International operativo nella nostra città, oltre ad averle conferito nel marzo del 2004 il “Giglio d’Oro”per il suo lavoro nell’ambito della promozione e della salvaguardia dei diritti umani.
In occasione della celebrazione del 50° anniversario della nascita di Amnesty International,rinnova il proprio impegno a sostenere le sue attività in favore della difesa, della protezione e della promozione dei diritti umani intutto il mondo.
Inoltre preso atto che il 26 marzo scorso, in occasione della Conferenza Stampatenutasi a Palazzo Vecchioper la presentazione del rapporto di Amnesty Internationaldi Padre Alejandro Solalinde, sacerdote cattolico, direttore del centro rifugiati “Hermanos en el Camino” di Ixtepec, nello Stato di Oaxaca, Messico “Le vittime invisibili: migranti in movimento in Messico”, organizzata dalla Commissione Pace e Diritti Umani, cui hanno partecipato la Presidente della Commissione Susanna Agostini, alcuni Consiglieri Comunali, il Vice Sindaco Dario Nardella, il Presidente del Consiglio, nonchè Consigliere regionale Eugenio Giani, il Vice Presidente Salvatore Scino, la Presidente della Sezione Italiana di Amnesty International Christine Weise e la Coordinatrice del Progetto Messico di Peace Brigades International Lisa Maracani nei confronti di Padre Alejandro Solalinde, al quale, il Comune di Firenze ha dato il più cordiale benvenuto.
Padre Solalinde il cui rifugio di da ospitalità ai migranti che fuggono dalla miseria degli stati del Centro America e attraversano il Messico a bordo di treni merci con lo scopo di raggiungere gli Stati Uniti. Sono decine di migliaia i migranti, anche minorenni, che oltre a dover affrontare un viaggio di per sé fisicamente estremamente duro, sono sistematicamente vittime di sequestri di massa, stupri, torture da parte del crimine organizzato messicano, a volte con la partecipazione o complicità delle forze dell'ordine.
Il lavoro di Padre Solalinde in Messico trova il sostegno del Comune di Firenze che nel corso degli ultimi anni sempre più spesso si è preoccupato per la situazione dei diritti umani in alcune zone del territorio messicano preda dei narcotrafficanti e del crimine organizzato, come testimonia il conferimento del “Giglio d’Oro” a Marisela Ortiz Riveraper la sua associazione che lotta quotidianamente, anch’essa a costo delle propria vita, contro il dilagare del femminicidio per le strade di Ciudad Juarez, uno delle città caposaldo del crimine organizzato messicano.
Il Comune di Firenze chiama dunque lo Stato Messicano ad assicurare le misure di protezione necessarie affinché i difensori dei diritti umani, come Padre Solalinde e Marisela Ortiz Rivera,possano continuare a svolgere il proprio lavoro senza timore di attacchi e rappresaglie.
Il Comune di Firenze chiama inoltre lo Stato Messicano ad adoperarsi affinché siano difesi e rispettati i diritti umani dei migranti in Messico, quale che sia il loro status migratorio. In particolare, esorta le autorità Messicane a porre fine alle violazioni di diritti umani, quali sequestri, estorsioni, stupri e torture e all’impunita’ che circonda tali crimini.
Dando enfasi alle Linee guida dell’Unione Europea sui Difensori dei Diritti Umani,il Comune di Firenze inoltre chiama il Governo Italiano e la sua ambasciata a Città del Messico a riconoscere l’importanza e la legittimità del lavoro delle associazioni promotrici dei diritti umani e ad offrire appoggio e tutela qualora ne sorga la necessità.

 

Presidente VII Commissione
Susanna Agostini