Agostini (PD): "Con Se non Ora quando, aderisco alla protesta delle giornaliste verso il Direttore Generale della Rai Lorenza Lei"

"Perché il Tg1 ha censurato la manifestazione di sabato scorso?"

Questo l’intervento della consigliera PD Susanna Agostini

“Cara Lei, anche se non ci conosciamo, siamo tante cittadine Italiane che crediamo nel ruolo dell’informazione pubblica come strumento di formazione della cultura nazionale.
Condivido, anche in veste di eletta nel consiglio comunale dai cittadini e dalle cittadine di Firenze, la lettera aperta che alcune giornaliste del Tg1 Le hanno inviato. E’ necessarioesprimere il disagio per non aver visto andare in onda neanche un servizio che informasse sull’evento di Siena promosso da Se Non Ora Quando. Di contrasto nell’edizione di domenica 10 luglio è stato possibile assistere alla corsa delle donne sui tacchi a spillo…Stride la scelta. Il silenzio è per me una scelta. Aderisco aSe Non Ora Quando dalla sua nascita, conosco le motivazioni che lo rendono vicino alla battaglia percontrastare le disuguaglianze edifendere ladignità di donne e professioniste capaci.
La minaccia di arretramentoculturale che investe il nostro Paese, la viviamo ogni giorno sulla nostra pelle, per questo abbiamo salutato con un certo “orgoglio di genere” anche la Sua nomina.
Se l’impedimento non è dipeso da una Sua personale discriminazione siamo al Suo fianco e insieme vogliamorilanciare la necessità di un servizio pubblico che vogliamo e paghiamo perché sia per tutti e di qualità”.

(fdr)

Segue lettera firmata da: MARIA LUISA BUSI, ALESSANDRA MANCUSO, TIZIANA FERRARIO, MARIA GRAZIE MAZZOLA, ELISA ANZALDO, SIMONA SALA, GIOVANNA ROSSIELLO, DONATELLA SCARNATI, CINZIA FIORATO, EMANUELA TALANI, LUCIA DURACCIO, KARINA LATERZA, FELICITA PISTILLI.

Egregio direttore,

ci rivolgiamo a lei che abbiamo salutato con entusiasmo al suo insediamento, in quanto primo Direttore Generale donna. Siamo alcune giornaliste del TG1, professioniste che–con vari ruoli e storie diverse tra loro – da anni lavorano per informare i cittadini – tutti – nello spirito del servizio pubblico, nel rispetto del pluralismo e della completezza dell’informazione . Siamo anche cittadine e utenti e dobbiamo esprimere il nostro disagio nell’avere assistito al silenzio della prima testata di fronte al movimento delle donne radunate a Siena – oltre 2000 -, un evento trasversale , con 200 comitati , registe, attrici, scrittrici, operaie, rappresentanti sindacali , deputate di vario colore politico, che tutte insieme hanno rivendicato il proprio diritto a costruire un paese più equo, anche per donne. Dignità del lavoro, maternità, progressioni di carriera, precariato, immagine pubblica: questi i temi che abbiamo visto rappresentati nelle maggiori testate, tranne la principale, il TG1. Nella due giorni del movimento di Siena , non abbiamo visto andare in onda neanche un servizio che informasse sull’evento, in compenso però nell’edizione di domenica 10 luglio delle 13,30, abbiamo assistito alla corsa delle donne sui tacchi a spillo. La scelta del silenzio della prima testata penalizza il diritto di tutte le donne che pagano il canone a essere informate sugli eventi che le coinvolgono e ci conferma nel convincimento che urge un rinnovamento di mentalità per un’informazione più vicina alla gente, ai problemi delle donne, dei giovani e dei soggetti più deboli e penalizzati, auspicando che avvenga presto,
Cordialmente.