Processo per la vicenda Castello, Sabatini e Locchi (PdL): "Renzi forte coi deboli, e debole coi forti"

Questo l’intervento dei consiglieri del PdL Massimo Sabatini e Alberto Locchi
 

“La notizia di Palazzo Vecchio non ammesso come parte civile nella vicenda Castello, e pertanto escluso dalla possibilità di chiedere danni, suscita non poche perplessità. Come può l’ufficio legale di un Comune così importante, guidato da un Sindaco così attento a decisioni ed efficienza, permettersi di sbagliare in modo tanto grossolano omettendo le motivazioni e la definizione del danno? Ma come: si punta a risparmiare (e giustamente) i soldi dei “quarti d’ora fumati” e nello stesso giorno “ci si fuma” l’opportunità di un probabile risarcimento? E’ credibile che il pool legale dell’amministrazione fiorentina, di comprovata esperienza, possa aver condotto questo procedimento così superficialmente? La produttività si fa sì misurando il tempo dei dipendenti sulla seggiola, ma la si fa ancor di più misurando la qualità dei loro elaborati. Nessuno ricorda l’impegno pubblico del Sindaco che comunicò a gran voce (nei 100 punti) la volontà di costituirsi parte lesa nei processi? Oppure questo errore, proprio perché vede coinvolti ex amministratori, alla fine non risulterà poi tanto “scomodo” per questioni interne? Non lo sappiamo, ma stona troppo che il Sindaco rottamatore, il Paladino del risparmio, il Controllore di ogni cosa, scivoli su una delle pratiche più osservate dall’opinione pubblica. Sarà mica che Renzi si rivela forte coi deboli e debole coi forti? Fa un po’ venire in mente Giovanni Senza Terra (analogia adatta per qualcuno che forse pensa più a Roma che alla sua Firenze) che faceva il grosso coi suoi sudditi, ma raramente pugnava coi poteri forti”.

(fdr)