Firenze e Isfahan: una similitudine raccontata per immagini

Al Palagio di Parte Guelfa la mostra fotografica sulle due città gemellate

Firenze e Isfahan, due città lontane e eppure vicine per vocazione, storia e bellezza, sono le protagoniste della mostra del giovane fotografo iraniano Maziar Boostandoos che si apre al Palagio di Parte Guelfa oggi lunedì 4 luglio: una straordinaria galleria di immagini per testimoniare visioni e similitudini di due città, non a caso gemellate dal 1998. “Un modo per far comprendere che l’Iran non è solo quello che si legge nelle cronache dei giornali – spiega l’autore – ma è un paese ricco di bellezze e di cultura”.
Isfahan è una delle città più antiche dell’Iran e divenne importante nel '500 sotto la dinastia Safavide, con lo Shah Abbas il Grande, il quale diede l'impronta architettonica che tutt'ora vanta. Isfahan fu considerata come la capitale della cultura e dell'arte, esattamente come Firenze negli stessi anni. Ma la somiglianza tra le due città non riguarda soltanto l'epoca rinascimentale: sono state capitali nello stesso periodo ed entrambe sono rinomate sia da un punto di vista culturale ed artistico che da un punto di vista architettonico, tanto che un adagio persiano dice che "Isfahan è metà del mondo" (Esfahān nesf-e jahān). Entrambe inoltre sono attraversate da un fiume che le divide parti (l’Arno a Firenze e Zaiandehrud a Isfahan) ed hanno un ponte particolarmente caratteristico, Ponte Vecchio e Siosepol (il ponte dei 33 archi). Firenze e Isfahan, che conta oggi oltre un milione e mezzo di abitanti, sono legate anche dal punto di vista amministrativo: il 29 maggio del ’98 l’allora sindaco Mario Primicerio ed il collega Mohamed Ali Javadi hanno stretto un patto di gemellaggio e di reciproca collaborazione.
La mostra, che lunedì alle 17 viene inaugurata dall’assessore all’Università Cristina Giachi, resterà aperta fino al 17 luglio; dal lunedì al sabato in orario 9-13 e 15-19, la domenica dalle 9 alle 13. "Ci fa veramente piacere offrire questa opportunità ad un giovane artista, perchè possa raccontare il suo paese natale e quello di adozione, regalandoci la luce e le atmosfere di Isfahan - affermano l'assessore Giachi e il presidente della Commissione cultura Leonardo Bieber - Anche in questo caso, Firenze si conferma non solo città dell’arte e della cultura, ma anche città della pace”.
Maziar Boostandoost è nato a Tehran nel 1983, da 5 anni vive a Firenze dove studia disegno industriale. Dall’età di 12 anni ha cominciato a dipingere ed ha già fatto mostre in Iran e in Italia; da 7 anni ha scelto la strada della fotografia, che è diventata il suo mestiere.
 

(ag)

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