Pedonalizzazioni, Alessandri e Stella (PdL): "Allarme crollo per il Corridoio Vasariano"

"Le scelte sulla mobilità di Renzi mettono in pericolo uno dei più importanti patrimoni culturali del mondo. Lo studio dell'università conferma il rischio di cedimento strutturale del terreno. Chiudere al traffico lungarno Archibusieri e Acciaiuoli"

“Rischio di crollo per il Corridoio Vasariano. La scelta sulla mobilità di questa amministrazione si rivela scellerata e irresponsabile dal momento che nasce da improvvisazioni spot e non da riflessioni contestualizzate all’interno del Piano generale del traffico urbano che dal 2006 non è mai più stato redatto”. A lanciare l’allarme a tutela di uno dei patrimoni culturali più importanti al mondo sono i consiglieri del PdL Marco Stella e Stefano Alessandri che per la sicurezza e la qualità della vita della città chiedono anche la chiusura di lungarno Archibusieri e lungarno Acciaiuoli. Con tanto di studio alla mano. Quello dell’Università degli studi di Firenze (dipartimento di Scienze della Terra) che dal 2003 al 2007 ha effettuato il monitoraggio satellitare degli effetti al suolo indotti da infrastrutture basato sulla tecnica interferometria radar e che permette di isolare il contributo della deformazione del suolo e di misurare movimenti con precisione millimetrica.“Il nostro allarme è dettato dall’amore per Firenze e da un senso di responsabilità che il sindaco sembra non avere in questi casi. Non si pedonalizza improvvisamente chiudendo e mettendo le catene in piazza Pitti lasciando confluire il traffico di macchine e motorini su il Lungarno che passa di fronte a Ponte Vecchio indicato dagli studiosi come luogo a rischio di cedimento. Come si fa – chiedono Alessandri e Stella- conoscendo questi rischi a non avere commissionato almeno uno studio prima di procedere alla realizzazione della pedonalizzazione, a non avere fatto monitoraggi ad hoc? E chi ci tranquillizza su San Miniato ora che il viale dei Colli è diventato una tangenziale come il Lungarno? I dati dello Università di Firenze dicono che il terreno sotto il Corridoio Vasariano cede ogni anno di 10 millimetri. Come può il Comune rimanere cieco di fronte a questo. Prima – concludono Alessandri e Stella- si fanno gli studi poi si procede a realizzare i progetti ma all’interno di un Piano generale del traffico non in modo estemporaneo” (lb)