Danni Tav, De Zordo: "Dopo sentenza secondo grado ancora più necessari i controlli preventivi sul materiale di scavo tunnel sotto Firenze"
Questo l’intervento della capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo
“La sentenza del processo di appello per i danni all'ambiente causati dai lavori della Tav in Mugello desta sorpresa e preoccupazione: assolve gli imputati o per non aver commesso il fatto, o perché il fatto non costituisce reato, o perché il fatto non sussiste ribaltando la decisione del giudice di primo grado. Eppure se una certezza c'è, è che il Mugello ha subito danni ambientali gravissimi. Una delle accuse era di aver disseminato in Mugello materiali di scavo delle gallerie e fanghi contaminati da idrocarburi e cemento, oltre ad aver organizzato traffico illecito di rifiuti. Cosa che si è peraltro ripetuta per i lavori della Variante di Valico. Molti dei reati, del resto, sono andati in prescrizione, e alla lettura della sentenza sapremo quali.
Non vorremmo ripercorrere questo iter lungo e tormentato, che si presume continuerà con un ricorso in Cassazione, anche per lo scavo del doppio tunnel di 7 km sotto la città di Firenze. Visto che per il materiale di scavo c'è la previsione di utilizzo come terra per un "rimodellamento ambientale" nell'ex miniera di S. Barbara a Cavriglia. Ma ormai lo hanno confermato tecnici e studiosi indipendenti: tutto il materiale scavato dalla “talpa” per il sottoattraversamento AV di Firenze – quasi 3 milioni di metri cubi -per l'utilizzazione di additivi chimici necessari per il funzionamento della talpa, vienetrasformato insmarino contaminato da tensioattivi e polimeri, con caratteristiche che lo classificano come “rifiuto speciale” e quindi non solo non può essere utilizzato come previsto, ma deve essere conferito in apposita discarica, con un enorme lievitazione dei costi. Lo diciamo da tempo, ed è stato confermato nel corso del recente convegno organizzato a Firenze il 13 maggio scorso dall'Ordine dei geologi. Sappiamo che è anche il parere di ARPAT e del Settore regionale Rifiuti e Bonifiche. La Regione Toscana, nella procedura di VIA per il ripristino dell'ex miniera, ha lasciato l'ultima parola alla Commissione VIA ministeriale, inoltrando comunque i pareri sopra citati, confermati anche da ISPRA.
E' urgente dunque conoscere la decisione assunta dalla Commissione ministeriale VIA -che si è riunita pochi giorni fa proprio con questo argomento all'ordine del giorno - e il cui parere, a nostro avviso, ben difficilmente potrà comunque discostarsi da tutti gli altri pareri: tre milioni di metri cubi di rifiuti speciali, una discarica da individuare, costi che si moltiplicano in misura esponenziale, è uno scenario che rende ancora più indifendibile, se ce ne fosse bisogno, un progetto le cui lacune, rischi e problematiche erano evidenti da tempo.
Abbiamo depositato un'interrogazione urgente alla quale attendiamo che ci vengano date risposte circostanziate”.
(fdr)
Segue il testo dell’interrogazione
Tipologia: interrogazione urgente
Oggetto:terre di scavo del sottoattraversamento TAV di Firenze
Visto che il materiale da scavare per la realizzazione del sottoattraversamento TAV di Firenze ammonta approssimativamente a 3 milioni di mc;
Considerato che è previsto nei progetti approvati che tale materiale sia utilizzato nella ex miniera si S.Barbara nel comune di Cavriglia per un rimodellamento ambientale nelle operazioni di recupero della stessa ex miniera;
Considerato che la procedura di VIA per il progetto di rimodellamento ambientale è conclusa solo per un primo lotto, che riguarda approssimativamente la metà dello smarino complessivamente escavato;
Visto che è in corso di svolgimento la procedura di VIA per una variante al progetto di rimodellamento ambientale, che utilizzi il restante 50% di smarino;
Visto che ARPAT e Settore Rifiuti e Bonifiche della Regione Toscana hanno reso un parere che definisce il materiale scavato non come terra di scavo ma come rifiuto speciale, stante gli additivi utilizzati nel processo di escavazione con la fresa, e che sulla base di questi pareri la Regione Toscana ha chiesto al Ministero per l’Ambiente – Commissione VIA di stabilire in via definitiva la natura del materiale escavato;
Considerato che nel caso in cui tale materiale sia classificato come rifiuto speciale non può essere utilizzato come previsto nel recupero ambientale della ex miniera di S. Barbara, ma dovrà essere conferito in apposita discarica autorizzata e controllata, fra l’altro con un enorme aumento dei costi;
SI INTERROGA IL SINDACO con urgenza per sapere
1) se l’osservatorio ambientale è a conoscenza di una eventuale risposta della Commissione VIA su quanto sopra esposto;
2) se è stata individuata una discarica autorizzata e controllata in cui eventualmente conferire il materiale;
3) se è stato determinato, anche approssimativamente, il costo aggiuntivo nel caso in cui ci siano da smaltire 3 milioni di mc di rifiuti speciali
Ornella De Zordo