Sgombero campo rom a Quaracchi, la replica dell'assessore Saccardi: "Stupita dalla protesta del PdL"
“Sono stupita dalle proteste del PdL per lo sgombero del campo rom abusivo a Quaracchi. Anziché plaudire ad una operazione che ha risanato una zona degradata dal punto di vista ambientale, che ha restituito serenità e tranquillità agli abitanti di Quaracchi e riportato la legalità in quella zona senza che siano stati calpestati i diritti delle persone e soprattutto dei bambini, ci si scaglia contro la procedura adottata che punta a far rientrare le persone nel paese di origine dove possono avere chance di vita migliore”. È quanto dichiara l'assessore alle politiche sociosanitarieStefania Saccardi replicando a quanto dichiarato da esponenti del PdL in merito allo sgombero del campo abusivo a Quaracchi.
“Quale era l'alternativa secondo i consiglieri del centrodestra che si limitano a contestare la scelta fatta dall'Amministrazione? Lasciare come le cose come erano, con una situazione di degrado per la popolazione di Quaracchi e di pericolo per la salute per chi dimorava nel campo e per gli abitanti della zona? O agire come ha fatto il Comune di Roma che, nel totale disinteresse delle persone, è intervenuto con le ruspe in un campo rom, non offrendo a chi vi viveva nessuna alternativa e sollevando le critiche di Caritas?”.
“Nel campo abusivo di Quaracchi – continua l'assessore Saccardi – dove i bambini vivevano nell'amianto e si cucinava incendiando i copertoni di gomma, vivevano 121 persone. Sono state tutte censite, identificate e invitate ad allontanarsi con l'erogazione di un contributo, grazie ad un fondo costituito dalla Regione Toscana. Tengo a precisare che solo una piccola parte di questo contributo è stato pagato a Firenze mentre il resto viene versato nei luoghi di residenza in Romania”.
Circa una metà delle persone censite sono state accompagnate in Romania con un pullman messo a disposizione da Caritas, una parte hanno utilizzato mezzi propri e un altra parte ancora rientreranno in Romania non appena ottenuto dal consolato romeno di Bologna la regolarità dei documenti.
“Le pochissime persone rimaste sul territorio di Firenze (non più di 15) sono quotidianamente seguite da Caritas. Inoltre -puntualizza l'assessore Saccardi – colgo l'occasione per precisare quanto riportato qualche giorno fa da alcuni articoli sulla stamoa cittadina che mettevano in dubbio l'efficacia dello sgombero. Prima l'articolo sul tentativo di due famiglie di ricostruire le baracche sull'altro lato della strada, tentativo fallito visto che sono state immediatamente allontanato; poi l'intervista a un rom che millantava di far parte del gruppo di Quaracchi non è mai stato presente nella lista delle persone più volte censite nel campo”.
Per quanto riguarda la questione delle risorse, l'assessore precisa che “per il rimpatrio sono stati utilizzati solo parte dei contributi erogati dalla Regione alla Società della Salute Nord-Ovest. Per quanto riguarda i contributi erogati dallo stesso fondo al Comune di Firenze, la delibera regionale a questo proposito è chiara: i 200.000 euro attribuiti all'Amministrazione fiorentina sono destinati per interventi 'in favore di nuclei familiari che si trovano in condizioni di gravissima marginalità nell'area fiorentina' siano essi di etnia rom o di altre etnie, compresa quella italiana, presenti sul nostro territorio”. (mf)