Sgombero Rom da Quaracchi, Cellai (PdL): "400mila euro dalla Regione per fare cosa? E il Comune come ha utilizzato la sua quota di 200mila euro?"
“‘Tutti i 121 Rom hanno firmato per tornare in patria e una cinquantina sono già partiti. Non sappiamo se tutti partiranno davvero o qualcuno approfitterà del contributo o resterà qua ma ci è sembrata la soluzione migliore’. Così si è espresso Martini, direttore della Caritas, come riportato da un quotidiano lo scorso 17 giugno. Come PdL pretendiamo chiarezza su una vicenda che ha del grottesco: se davvero qualcuno ha elargito soldi pubblici a persone che li hanno intascati pur non avendo nessuna intenzione di rientrare nel paese d’origine, dovrà risponderne”. Questa la dichiarazione del consigliere del PdL Jacopo Cellai.
“Tutta questa storia è un enorme pasticcio combinato dal centrosinistra regionale e avallato dal Comune. 400mila euro stanziati da una delibera in Regione e ripartiti a metà tra Comune e Società della Salute, per far rientrare in Romania i rom accampati a Quaracchi, rom che almeno in parte non sono mai partiti, pur avendo intascato il contributo – ha aggiunto Cellai –.
La Regione Toscana ha approvato in particolare, con la sopra citata Deliberazione della Giunta Regionale n. 279 del 26/04/2011, l’assegnazione alla Società della Salute Zona Fiorentina Nord Ovest di € 200.000,00 per lo sviluppo di interventi in favore dei nuclei familiari che si trovano in condizioni di gravissima marginalità e con particolare riferimento ai soggetti occupanti l’area sita in località San Piero in Quaracchi; la Regione Toscana ha approvato con la medesima Deliberazione l’assegnazione al Comune di Firenze di ulteriori € 200.000,00 per ‘analoghi interventi’”.
“Questo quanto stabilito dalla Regione nella convenzione che stanzia i soldi per i rom:
Art. 1
La presente convenzione regola e disciplina i rapporti tra la Società della Salute Zona Fiorentina Nord Ovest, il Comune di Firenze e l'Associazione “CARITAS”, quest’ultima di seguito denominata semplicemente Associazione, per la realizzazione di percorsi di rientro assistito nel paese di origine di vari nuclei familiari.
Art. 3
Per quanto concerne i percorsi di rientro assistito, i componenti dei nuclei familiari individuati verranno agevolati nel ritorno nel paese di origine.
L’Associazione determina un contributo economico ritenuto congruo al raggiungimento dell’obiettivo ma che, di massima non potrà essere superiore ad € 1.500,00 (per ciascun componente familiare), e comunque così erogato:
- al momento della partenza sarà erogato un contributo commisurato alla effettiva necessità del viaggio di rientro ed alla sussistenza in patria per il primo mese di permanenza;
- la restante parte del contributo assegnato verrà erogato mensilmente, direttamente in patria, come forma di re insediamento, per la durata massima di un anno.
Il progetto prevede la messa in sicurezza dell’area di San Piero aQuaracchi ,già oggetto di ordinanza di sgombero ,tramite un sostegno economico alle famiglie che decidono di rientrare in Romania.
Si parla di ‘eventuali accompagnamenti’: che significa eventuali?
Ma non basta:
Per la prima fase pensiamo necessario un gruppo di lavoro dinamico che possa spesso esserepresente nell’area di San Piero Quaracchi per una più profonda lettura della situazione, per una maggiore conoscenza delle persone e per una più precisa individuazione dei bisogni specifici oltre ad uno sportello di ascolto situato presso l’attuale Centro di Ascolto di via Imbriani a Sesto Fiorentino, dove poter ascoltare e concordare i percorsi con le persone destinatarie del progetto. Questa prima fase dovrebbe terminare con l’organizzazione del viaggio e la partenza per la Romania delle famiglie che accetteranno il progetto loro sottoposto oppure con l’individuazione di eventuali soluzioni alternative messe a disposizione dal Comune di Firenze.
Che significa ‘una più profonda lettura della situazione, una maggiore conoscenza delle persone, una più precisa individuazione dei bisogni specifici’? Che significa ‘dovrebbe terminare con il viaggio’? Non sono finanziamenti destinati solo per questo?
E poi, si spendono 15.036 euro per ‘costi personale sportello’, sportello per fare cosa? E ancora: perché vanno in 2 per il secondo viaggio quando devono consegnare i restanti soldi? Perché consegnarli brevi manu invece di trasferirli? 600 euro per ‘telefono mobile e altre utenze’ agli operatori non sono un po’ troppi? E che dire dei 3000 euro come rimborso per il centro ascolto? Che cosa dovevano ascoltare dai rom gli operatori?”.
“I consiglieri regionali Nascosti, Benedetti e Mugnai faranno chiarezza in consiglio regionale sulle scelte scellerate fatte dal centrosinistra in questa vicenda – ha concluso Cellai –. Da parte nostra, in Palazzo Vecchio produrremo un’interrogazione per capire come il Comune ha speso o intende spendere i 200mila euro della sua quota parte. Sarebbe davvero paradossale se soldi pubblici stanziati per far rimpatriare delle persone servissero poi invece per fare restare le stesse persone qui. Dove stanno infatti, e a spese di chi, i rom che hanno scelto di non rientrare in patria?”.
(fdr)