Regolamento urbanistico, via libera del consiglio alla mozione di indirizzi all'amministrazione

Votano a favore la maggioranza, il gruppo Spini e si astiene Fli

Via libera del Consiglio alla mozione con gli "Indirizzi all'Amministrazione Comunale verso la predisposizione del Regolamento Urbanistico" della Commissione Urbanistica. L'atto è stato approvato con il voto favorevole di tutta la maggioranza e di tutto il gruppo Spini e con l'astensione del gruppo FLI. (lb)
 

MOZIONE TERZA COMMISSIONE CONSILIARE
collegata alla proposta di delibera n° 2011/309 “Approvazione del Piano Strutturale”

Oggetto: Indirizzi all'Amministrazione Comunale verso la predisposizione del Regolamento Urbanistico


IL CONSIGLIO COMUNALE

Viste le osservazioni pervenute in seguito all'Adozione del Piano Strutturale da parte del Consiglio Comunale;

Vista la proposta di delibera n° 2010/C/00057 “Adozione del Piano Strutturale”;

Viste le osservazioni dei Consigli di Quartiere 1, 2, 3, 4 e 5 e i loro documenti di accompagnamento al parere relativo alla suddetta proposta di delibera;

Ricordato che, una volta approvato il Piano Strutturale, il processo di pianificazione di ambito comunale dovrà trovare compimento, negli aspetti conformativi della disciplina territoriale e urbanistica, con l’adozione e l’approvazione del Regolamento Urbanistico, rimanendo fino a quel momento in vigore il Piano regolatore generale approvato dal Consiglio comunale con la deliberazione n° 141 del 9 febbraio 1998, fatte salve le norme di salvaguardia di cui all'articolo 7 delle Norme di attuazione del Piano;

Ritenuto opportuno accompagnare l’approvazione della proposta di delibera n° 2011/309 con una mozione che indichi indirizzi e priorità di azione e valutazione per la fase successiva del procedimento finalizzato all’adozione e all'approvazione del Regolamento Urbanistico;


IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE

1) affinché entro diciotto mesi si arrivi alla proposta di adozione del Regolamento Urbanistico di cui all’articolo 55 della Legge regionale n° 1/2005 al fine di allineare completamente e al più presto la disciplina dei suoli alle strategie definite dal Piano Strutturale;

2) affinché, considerando che che nella disciplina del primo Regolamento Urbanistico sarà inclusa soltanto una quota parte del dimensionamento totale previsto dal Piano Strutturale, siano esplicitati e dettagliati nello stesso RU i criteri per la individuazione dei singoli edifici da sottoporre a trasformazione e dei singoli edifici incongrui da assoggettare alla disciplina della perequazione e del trasferimento ai sensi dell'art.36 delle NTA del Piano Strutturale, privilegiando per la trasformazione gli edifici già oggettivamente e definitivamente dismessi, privilegiando per il trasferimento gli edifici incongrui che creano oggettive condizioni di degrado difficilmente contrastabili dalla trasformazione in loco e la cui demolizione può altresì permettere la realizzazione di spazi pubblici utili a migliorare la vivibilità delle aree in cui sono collocati, limitando con puntuali e stringenti requisiti e criteri la possibilità di trasformare edifici incongrui in loco, considerando infine la opportunità di utilizzare procedure di evidenza pubblica (avviso pubblico) per la selezione dei trasferimenti e per la definizione delle trasformazioni più rilevanti;

3) affinchè, anche al fine di attuare e dettagliare gli indirizzi strategici sulla mobilità contenuti nel piano strutturale, sia predisposto al più presto il nuovo Piano Urbano della Mobilità;

4) affinché, nella individuazione delle destinazioni d'uso nell'ambito del “mix funzionale” delle singole trasformazioni, sia operata un'attenta valutazione nella attribuzione della quota di residenziale (al massimo dell'80% come previsto dal Piano) in relazione al contesto urbano nel quale è collocato il plesso da trasformare, verificando la possibilità di ridurre significativamente tale quota rispetto al massimo previsto nei casi in cui si tratti di contesti ad alta densità abitativa e/o carente di altri tipi di destinazioni d'uso (direzionale, commerciale, servizi pubblici, verde, ecc.);

5) affinché, sulla scorta delle esperienza di alcune città italiane ed europee che negli ultimi anni hanno affrontato la complessa tematica della rigenerazione urbana e sulla base del principio definito nella Relazione al Piano (paragrafo “Elementi della trasformazione” relativo alle UTOE 6 e 9), si individuino all'interno delle UTOE gli specifici ambiti da riqualificare mediante strumenti di pianificazione attuativa adeguati che consentano l'applicazione di un disegno urbano unitario, e si definiscano i possibili strumenti di coordinamento di iniziative pubbliche e private (“microPRU”) finalizzati a ricomporre tessuti edilizi urbani degradati e ad aggiungere qualità nell'edificato recente e in quello storico;

6) affinché sia prevista una localizzazione di standard, servizi e attrezzature che li distribuisca il più possibile omogeneamente nell'ambito del territorio delle UTOE con particolare riferimento a quelle più complesse, articolate e differenziate al loro interno (es. UTOE 8);

7) affinché sia realizzata una approfondita analisi sul fabbisogno abitativo delle varie fasce di popolazione in modo che nel Regolamento Urbanistico siano calibrati e sviluppati al meglio tutti i diversi strumenti previsti dal Piano Strutturale con particolare riguardo all'housing sociale: una quota integrata di trasformazione specificamente dedicata come previsto dall'art. 30.14 delle NTA (il 20% degli interventi con superficie complessiva superiore a 2000 mq dovrà essere destinata a residenza nelle forme dell'affitto permanente o in altre forme di edilizia convenzionata); la destinazione di almeno il 50% delle trasformazioni di edifici pubblici che perverranno al Comune dal “federalismo demaniale” a forme di housing sociale; la previsione di aree e standard aggiuntivi dedicati all'housing sociale ai sensi del D.M. 22.04.2008 e come espresso nell'art.30.14;

8) affinché in attesa della costituzione della città metropolitana, in nome della cooperazione interistituzionale basata sulla condivisione dei problemi e delle possibili soluzioni fra gli enti territoriali dell'area metropolitana fiorentina, il Regolamento Urbanistico definisca puntuali e formali strumenti e procedure di concertazione e di raccordo in coerenza con quanto stabilito dal Piano (paragrafo 3.2 della Relazione e art.6 delle NTA) utilizzando nel frattempo tutti gli strumenti bilaterali e multilaterali già in fieri e in particolare il Tavolo di Coordinamento Territoriale per l'Area Fiorentina di cui al protocollo d'intesa tra Provincia di Firenze e Comuni di Firenze, Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Fiesole, Lastra a Signa, Scandicci, Sesto Fiorentino e Signa del 19 maggio 2011;

9) affinché sia previsto di valutare sempre l'utilizzo di concorsi di idee o altri strumenti di chiamata di idee progettuali ai fini della definizione della trasformazione e della riqualificazione dei più rilevanti spazi ed edifici pubblici;

10) affinché nella definizione degli assetti urbanistici, nell'ambito dei recuperi dei contenitori dismessi o delle possibili trasformazioni connesse ai meccanismi di perequazione urbanistica siano assicurate e localizzate nelle aree particolarmente carenti (ad esempio: nell'Oltrarno, nella porzione di UTOE 12 appartenente al territorio della Circoscrizione 2, Rifredi, Novoli, Peretola) congrue dotazioni di verde pubblico, di piste ciclabili diffuse per il collegamento delle aree verdi e delle piazze, di altre dotazioni collettive (in particolare parcheggi) e funzioni pubbliche, considerando anzitutto le indicazioni espresse dai Consigli di Quartiere nelle osservazioni e nei documenti di accompagnamento al parere relativo alla proposta di deliberazione per l'approvazione del Piano;

11) affinché in linea con l'individuazione dei nuovi bisogni, di cui un welfare riformato dovrebbe farsi carico, sia valutata in sede di RU la necessità di rafforzare il diritto all'accessibilità tramite misure che, ad integrazione delle strategie già previste dal Piano Strutturale, siano dirette ad implementare al massimo forme agevoli e protette di mobilità dedicata ai bambini e ai soggetti più svantaggiati con particolare riguardo alle persone diversamente abili;

12) affinché sia realizzata un'approfondita valutazione per la definizione dei singoli parcheggi sotterranei che potranno essere realizzati nel periodo di vigenza del primo RU, stabilendo che una quota significativa della nuova dotazione di sosta possa essere utilizzata come parcheggio pubblico per favorire l'accessibilità a quelle aree del centro storico che per le loro caratteristiche richiedono di non rimanere isolate dal contesto cittadino (ad esempio le botteghe artigiane dell'Oltrarno) e che i nuovi parcheggi siano prevalentemente di natura pertinenziale e funzionali ai cittadini residenti ed esclusivamente alle attività microeconomiche, al fine di eliminare ogni elemento di attrazione di traffico aggiunto favorendo invece la vivibilità, il ripopolamento e la riqualificazione del tessuto urbano;

13) affinché siano svolte approfondite valutazioni a monte del RU in relazione alla necessità di mantenere una adeguata presenza della funzione cinematografica nella UTOE 12, in collegamento con gli strumenti di programmazione settoriale competenti, prima di procedere alla definizione di qualsiasi trasformazione della destinazione urbanistica di edifici che ospitano attualmente tale funzione;

14) affinché si mettano in campo tutti gli strumenti utili a raggiungere un accordo con gli enti gestori e tutti i soggetti competenti al fine di creare un data base dei sottoservizi accessibile e liberamente consultabile, quindi il RU possa comprendere gli elaborati relativi alla rete dei sottoservizi e affinché si intervenga presso la Regione Toscana affinché sia definita una apposita legge regionale in linea con la normativa nazionale sulle fibre ottiche e con quella di altre Regioni su tutti i tipi di sottoservizi;

15) affinché, nell'ambito dei principi, degli indirizzi e delle norme del Piano, siano adottate misure per favorire l'insediamento di strutture ricettive dedicate al turismo giovanile tramite il recupero e la trasformazione di contenitori dismessi;

16) affinché a monte del Regolamento Urbanistico sia condotto un attento studio di fattibilità economico-finanziaria, funzionale e ambientale che prenda in considerazione diverse alternative in relazione alla definizione del tracciato e della soluzione realizzativa della linea 5 del sistema tranviario e in particolare del suo inserimento nel contesto delle Cascine, dell'attraversamento dell'Arno e dell'Isolotto fino a via Foggini;

17) affinché siano previste tutte le possibili garanzie di ricollocazione all'interno del contesto rionale o di quartiere o nell'UTOE di riferimento di funzioni pubbliche svolte in contenitori che siano destinati a trasformazione (ad esempio per quanto dovesse riguardare il plesso scolastico Meucci di via Pisana-via del Filarete e l'Istituto dei Ciechi di via Nicolodi) e siano previste, oltre alle limitazioni già poste dal Piano, garanzie di mantenimento di servizi di base in loco nel caso in cui si preveda la trasformazione di grandi strutture attualmente dedicate a servizi socio-sanitari (ad esempio per quanto riguarda il “distretto socio-sanitario di Lungarno Santarosa”);

18) affinché il Regolamento Urbanistico valuti la possibilità di affrontare la tematica della promozione di uno specifico parco pubblico nella storica cava di Monteripaldi collegato all’eco sistema dell’Ema;

19) affinché nell’ambito del Regolamento Urbanistico vengano valutati gli eventuali interventi viari da porre in essere in accordo con i Comuni contermini di Bagno a Ripoli e Impruneta per migliorare l’accesso alle zone artigianali/commerciali di Via delle Cinque Vie e Cascine del Riccio senza gravare sui centri abitati;

20) affinché sia attentamente curata la valorizzazione del plesso storico dei Nidiaci posta tra via della Chiesa e via dell'Ardiglione quale area particolarmente significativa per la fruizione sociale dei residenti della zona, tenendo conto della indicazione contenuta nei documenti di accompagnamento al parere sul Piano Strutturale del Consiglio di Quartiere

21) affinché le proposte contenute nei documenti formulati dai Consigli di Quartiere in sede di espressione di parere sulla proposta di delibera n° 2011/309 e tutte le osservazioni (laddove siano pertinenti e coerenti con i principi e le norme del Piano) siano tenute in


debita considerazione in fase di predisposizione della proposta di Regolamento
Urbanistico che sarà sottoposta al Consiglio Comunale.

 

 


Firenze, 21 giugno 2011


La Presidente
Elisabetta Meucci