Piano strutturale, Giocoli (FLI): "Ecco i perché dell'astensione del nostro gruppo"

Questo l’intervento della vice capogruppo di FLI Bianca Maria Giocoli

“I dubbi e le critiche le abbiamo già svolte in sede di adozione oggi siamo all’approvazione a cui si perviene dopo l’analisi delle osservazioni.
E’ del tutto evidente chequindi il giudizio sull’impianto non può cambiare, anche se ci sono dei nei, come per esempio quelli che sono oggetto poi dei nostri emendamenti.
E cioè il sedime ferroviario del Quartiere 2 e il cinema Fulgor. Temi qui modificati rispetto alla adozione del Piano a cui vanno aggiunti i grandi temi della residenza e della lotta alla rendita fondiaria ancora troppo sfumati come pure la difficoltà della perequazione.
Sarà il regolamento urbanistico il vero banco di prova, il concreto verificarsi delle pianificazioni ieri e oggi proposti. Questa è una pre-sfida, la vera sfida sarà la messa in pratica, l’attuazione, la concretezza del regolamento urbanistico.
E’ stato fatto un grande lavoro da parte della commissione grazie alla competenza e disponibilità, serietà e abnegazione della presidente Meucci, oltre agli uffici tutti che ci hanno semplificato una materia ostica e che hanno fatto le corse nel vero senso della parola per garantire lo spettacolo pirotecnico dell’approvazione di bilancio e piano strutturale in 72 ore.
La Presidente ha ricordato il numero delle sedute svolte, ma io voglio aggiungere l’informazione. Nel mio primo mandato in consiglio i consiglieri non avevano la possibilità di visionare atti se non recandosi presso la commissione, ebbene la segretaria della commissione ha intasato i nostri computer con migliaia e migliaiadi avvisi e file di atti; in questo periodo nulla ci è stato negato o tenuto nascosto: questa è la trasparenza.
Noi ci assumiamo con cognizione di causa la responsabilità di non ostacolare pregiudizialmentela strada di questo piano, ma questa apertura di credito, questo impegno, ha una scadenza come le cambiali: dovrà confrontarsi con il regolamento urbanistico .
Da qui la nostra astensione che è un viatico verso il Regolamento urbanistico che sarà la vera meta”.

(fdr)