Piano strutturale, Roselli (PdL): "Renzi lancia la sfida sparando a zero su tutti, ma chi ha perso su aereoporto, alta velocità e Cittadella è lui"

“Un piano strutturale che il sindaco continua a definire a volumi zero, ma che è già compromesso dalle battaglia che Renzi in questi due anni ha perso: alta velocità e stazione Foster, aeroporto, Cittadella viola, metropolitana di superficie: difficile pensare a uno sviluppo economico e urbano della città senza riuscire ad incidere su temi così importanti”. Questo quanto dichiarato dal consigliere del PdL Emanuele Roselli. “Renzi nella sua relazione ha sparato a zero contro tutti, puntando più volte il dito contro una Firenze ferma, bloccata, incapace di cambiare. Ma chi ha ridotto Firenze in questo stato? Il sindaco si è forse dimenticato chi erano i suoi predecessori e quale maggioranza li ha eletti? – ha aggiunto il consigliere –. E lui in questi due anni non ha fatto di meglio: non sono aumentate le piste ciclabili e le corsie preferenziali, non sono stati recuperate le piazze e i giardini che ancora aspettano aree per cani e giochi per i bambini. Renzi parla poi di partecipazione, di piani strutturali pubblicati su facebook,ma si dimentica di confrontarsi con i fiorentini ogniqualvolta c'è da firmare un provvedimento importante, come accaduto per la pedonalizzazione dell'area di Palazzo Pitti e di via Tornabuoni”.
“Renzi cerca di combattere la rendita e fa bene: ma la prima rendita che più ha penalizzato la città in tutti questi anni è quella politica che ha permesso al centrosinistra di fare in città tutto e il contrario di tutto – ha concluso Roselli –. E che i cittadini si trovano oggi a pagare sulla loro pelle. Renzi festeggerà pure per l'approvazione del nuovo piano strutturale: qualcosa di nuovo da dire alla prossima puntata di Ballarò, ma molti di noi si ricordano ancora i festeggiamenti del sindaco, allora presidente della Provincia, per aver finalmente "sbloccato" (a parer suo) il progetto per la circonvallazione di Grassina. E infatti nulla è cambiato. Tutto fermo, immobile, in perfetto ‘stile centrosinistra’”.

(fdr)