Silvia Noferi (M5S): L'Ex Teatro Comunale e il cromosoma del sospetto
L’assessore Perra in consiglio comunale lo scorso 21 dicembre ha dichiarato chel’immobile del vecchio Teatro Comunale è ancora di proprietà della Cassa Depositi e Prestiti e che non è vera la notizia che la società Nikila Invest srl lo ha rilevato.
Ha anche affermato però che è stato fatto un compromesso per la vendita dell’immobile in questione, senza specificare chi è l’acquirente ed è per questo che dati certi non ne abbiamo.
L’unica cosa certa, confermata dall’assessore Perra, è che la società Corso Italia Firenze srl ha la titolarità, datale dall’attuale proprietario Cassa Depositi e Prestiti, per presentare il progetto di riqualificazione dell’area.
Noi del Movimento 5 Stelle – aggiunge la consigliera Silvia Noferi – abbiamo per primi presentato un’interrogazione e un accesso atti per sapere chi si stava occupando del progetto ma l’assessore ha anticipato la risposta in aula:
Il progetto è stato presentato l’11 novembre 2015 con protocollo n. GA314018 e si trova all’esame della Direzione Urbanistica a firma dello studio Archea Associati (arch.Andreini-Casamonti-Polazzi). Il primo incontro per l’analisi tecnica si è svolto giusto ieri.
Ora sarà anche vero che in questi giorni la società Nikila Invest ha acceso le fantasie di tutti i giornalisti di tendenze noir e di chi, come noi,ha il cromosoma del “sospetto” nel DNA, ma a pensar male si fa peccato e qualche volta ci si piglia.
Fra le partecipate della Nikila Invest srl con sede in via Pier Capponi 73 a Firenze ci sono diverse società:
69% dellaCorso Italia srlsede in via Pier Capponi, 73 a Firenze
31% di Egnazia Shopping Mall srlsede in via Pier Capponi, 73 a Firenze
51% di Star 89 srlsede in via Pier Capponi, 73 a Firenze
25% di Mall Re Invest srlsede in via Pier Capponi, 73 a Firenze
40% di Party srlsede in via G.Di Vittorio 26 a Rignano sull’Arno (FI)
La cosa che balza agli occhi è la strana coincidenza dell’indirizzo, tutte allo stesso indirizzo tranne una. Siamo andati a verificare quale studio legale ci fosse in via Pier Capponi ma con grande sorpresa al n.73 non esiste nessun studio legale, c’è solo un unico campanello che corrisponde alla società Nikila Invest, nient’altro.
Sarà opportuno avvisare i tecnici del Comune di Firenze che la ditta Corso Italia srl è tecnicamente “irreperibile”?
È regolare che una ristrutturazione da diversi milioni di Euro sia affidata ad una società che non ha una cassetta postale o un ufficio dove inviare un eventuale raccomandata o un ufficiale giudiziario?
Noi cerchiamo di mettercela tutta, di non essere eccessivamente sospettosi, di pensare a tutto quello che di bello l’Amministrazione ha fatto ed ha intenzione di fare, ma a tutto c’è un limite.
Di fronte a 5 società variamente collegate fra loro per soci, amministratori ed indirizzi, indirizzo a cui per altro non risultano (almeno fino a ieri pomeriggio) certo qualche sospetto ci viene, naturalmente, è impossibile trattenerlo.
Ci assalgono ancora di più i dubbi, tanto da diventare preoccupazioni, quando andiamo a verificare anche l’ultimo indirizzo, quello di Rignano sull’Arno, al civico 26 di via G.Di Vittorio e nessuna società Party srl risulta avere lì un campanello. Almeno fino a stamani mattina alle 9, poi chissà magari nelle prossime ore provvederanno, in fondo è aperta solo dall’08/10/2014.
La vicenda delle Cascine dovrebbe averci insegnato che son quisquiglie, che l’Amministrazione Comunale è “trasparente e accorta a seguire le procedure” per cui siamo assolutamente certi che si saranno resi conto che l’amministratore della Corso Italia si chiama Lorenzo Rosi, probabilmenteun omonimo dell’ex-Presidente di Banca Etruria.
Fermi tutti! Essere omonimi non è reato!
Smettiamola con le dietrologie perché veramente non si può scherzare, né fare facile ironia.
Soprattutto inutile continuare a porsi delle domande sulle strane coincidenze che costellano queste società, sulle loro recenti date di costituzione, sugli scarsi capitali sociali, sulle partecipazioni di società panamensi e cipriote che improvvisamente sbarcano nel Valdarno (risalito evidentemente via fiume) e soprattutto sugli amministratori, che siano ex-presidenti di una banca fallita o parenti del presidente del consiglio. In fondo che può significare?
Conflitto di interessi?
Alt, fermi tutti, in Italia non è reato! (s.spa.)