Auditorium Rosai, Amato (Alternativa Libera): "Uno spreco di risorse comunali e un tormentone per un'opera ancora inutilizzabile"
“La vicenda dell'auditorium Ottone Rosai è diventata un tormentone irrisolto per il Comune di Firenze, nonostante i lavori effettuati e i nuovi costi sostenuti”. Lo afferma la consigliera di Alternativa Libera Miriam Amato a seguito del question time e alla risposta in consiglio comunale.
“I tanto sospirati lavori ai bagni del piano terra della struttura si sono conclusi in ritardo, a febbraio – aggiunge Amato – e l’amministrazione si è accollata altri costi e la spesa per l’appalto di questi lavori. In realtà doveva essere Nodavia a dover sostenere questi impegni, considerati gli allagamenti all’interrato e i danni effettuati alla fognatura col cantiere Tav di via Circondaria”.
“La situazione è diventata paradossale – continua la consigliera – infatti l’amministrazione è già risalita alle responsabilità dei danneggiamenti da parte di Nodavia riguardanti appunto la fognatura, che è stata interrotta e murata per la realizzazione di un pozzo di cantiere. Ed è proprio questa la causa di allagamenti e danneggiamenti negli adiacenti locali interrati della scuola Rosai – sottolinea la consigliera – purtroppo il Comune sta ancora cercando un accordo, o almeno spero, visto che a distanza di mesi ancora non si sa nulla in merito”.
La consigliera accusa: “Tutto ciò è sconcertante, visto che nella stessa zona sono stati investiti 1.074.950,8 euro per il restauro del padiglione G, relativo al Padiglione dell’Auditorium Ottone Rosai, e 150.079,34 euro per gli arredi, per un totale di 1.885.878, considerando anche il padiglione della palestra”. “Nonostante questa enorme spesa, ad oggi l’auditorium non è ancora aperto e agibile, con i certificati antincendio necessari che sono già in attesa di rinnovo dal maggio scorso”. Così come non risulta soddisfacente alla consigliera la risposta sugli allagamenti della palestra adiacente: “i disagi hanno la stessa causa – accusa – ma l’amministrazione nega”.
“Non sono convincenti le rassicurazioni dell’assessore sul costante monitoraggio della scuola Ottone Rosai dopo le crepe del 2013 – sottolinea la consigliera – visto che non si aggiungono altre informazioni dettagliate e quindi saranno necessari altri questiontime”.
“Quello che èsempre più evidente che tutta la zona di via Circondaria nei pressi dei cantieri della Foster non avrà vita facile neanche in futuro – conclude Amato – visto che ad oggi, a detta dello stesso assessore, lo smaltimento delle fognature avviene attraverso il cantiere stesso, senza però specificare in quale modo”. (s.spa.)