Gemellaggi, approvato dal consiglio comunale il nuovo regolamento

Rendere più efficaci i patti di gemellaggio perché diventino uno strumento concreto per lo sviluppo della diplomazia tra le città. È uno degli obiettivi del nuovo regolamento per la stipula e la gestione dei patti di gemellaggio, amicizia e fratellanza approvato oggi dal consiglio comunale all’unanimità dei votanti (su 27 presenti sono stati 25 i voti favorevoli mentre due consiglieri non hanno partecipato al voto).
“Il nuovo regolamento dei gemellaggi ha una finalità duplice – ha sottolineato l’assessore alla cooperazione e relazioni internazionali Nicoletta Mantovani nel suo intervento di presentazione in consiglio–: da un lato rispondere alla necessità di adeguamento alle linee guida della nuova normativa nazionale in materia di attività di rilievo internazionale delle Regioni e degli Enti locali. Dall’altro concretizzare la volontà di questa Amministrazione di rendere più efficaci i rapporti instaurati con il gemellaggio, il patto di amicizia e quello di fratellanza, In particolar modo l’obiettivo è fornire gli strumenti perché i patti non restino soltanto accordi simbolici e non si limitino ad azioni di mera rappresentanza ma diventino sempre più uno strumento concreto per lo sviluppo della diplomazia fra le città. Un tema che l’Amministrazione ha inteso rafforzare a tutto tondo nella sua attività internazionale, anche attraverso altre azioni quali ad esempio lo sviluppo della piattaforma di Unity in Diversity”.
Ecco le principali variazioni.
Prima di tutto si aumenta a tre il numero dei gemellaggi possibile per nazione.Una decisione motivata da uno sguardo più ampio verso i paesi che, data la loro vastità e differenziazione interna che spesso si traduce anche in un’articolazione federale, giustificano la possibilità di superare il limite di un gemellaggio per paese come invece previsto dal precedente regolamento. Inoltre vengono estesi i presupposti per il gemellaggio a criteri meno generici e di più ampio respiro secondo la vocazione culturale, la proiezione al dialogo internazionale, la salvaguardia del patrimonio naturale nonché alle politiche di sviluppo sociale, economico e in favore della tutela dei diritti umani. “Considerando infatti l’epoca storica in cui viviamo – ha aggiunto l’assessore Mantovani – questa Amministrazione ha sentito il dovere di sostanziare il rapporto di gemellaggio in base alle nuove sfide che il mondo contemporaneo ci pone, così che questo possa essere un vero strumento di effettiva diplomazia fra le città”. Modifiche anche per il patto di amicizia che, se vi sono le condizioni, si può evolvere in un patto di gemellaggio.
Vengono inoltre dettagliate ulteriori funzioni e attività in materia di gemellaggi, includendo il lavoro degli uffici competenti, rafforzando e specificando la relazione e il confronto fra assessorato, commissione consiliare competente, uffici e consiglio comunale. Obiettivo è definire strumenti che possano stimolare la crescita e i contenuti dei gemellaggi in modo che siano sempre caratterizzati da una reale ed efficace operatività. Per questo si estendono i criteri di revoca oltre che alle violazioni evidenti dei diritti umani o a gravi conflitti in atto anche al concetto di inattività dovuta dal venir meno, da entrambe le parti, del perdurante interesse al mantenimento e alla cura del legame, dopo cinque anni di completa inattività. Infine si introduce la relazione annuale al consiglio come strumento di verifica dello stato dei patti e della loro operatività.(mf)