Trombi e Grassi (Firenze Riparte a Sinistra): "Per la terza volta la presidenza del Consiglio Comunale interviene censurando domande riguardo alle attività del sindaco nella campagna a favore della riforma costituzionale"
“Per la terza volta la presidenza del Consiglio Comunale, quest’ultima senza neppure consultare i vice-presidenti, interviene censurando le domande del consigliere Trombi, che poneva all’amministrazione alcuni interrogativi in merito alla cena di autofinanziamento organizzata dal sindaco a favore della campagna referendaria a sostegno della riforma Boschi.
La domanda d’attualità era strettamente legata all’attività dell’amministrazione, in quanto si chiedeva:
- se l’organizzatore di questo evento è il Sindaco di Firenze
- quale soggetto abbia chiesto le deroghe acustiche ed eventuali altre autorizzazioni che debbono essere rilasciate da parte del Comune di Firenze
- se il sindaco intenda, a favore della piena trasparenza dell’iniziativa, render pubblico l'elenco dei presenti dopo l’iniziativa
- se il sindaco intenda, onde evitare polemiche che taluni soggetti talvolta incomprensibilmente sollevano, rendere pubblico di chi si avvarrà per l'organizzazione di un evento di tale portata e quale sia il canone pagato al proprietario dell’area”.
Che il sindaco faccia campagna per il Sì può essere comprensibile, anche se la riforma è fortemente divisiva, anche nelle modalità di redazione e di approvazione, e dunque il sindaco di tutti forse non sarebbe opportuno si esponesse così. La scelta di non ammettere la domanda di attualità all’ordine del giorno è però grave ed inspiegabile, e il richiamo al regolamento ci appare del tutto fuori luogo, lasciando aperto il campo alle peggiori ipotesi: il sindaco sta per caso impiegando dipendenti comunali per l’organizzazione della campagna? O, più probabilmente e prosaicamente, è stato un eccesso di zelo della presidenza del Consiglio?”. (s.spa.)