Utilizzo spazi museali, Grassi: "Museo del 900 affittato alla banca presieduta da Matteo Spanò di Muse. Si sentirà come a casa"

"Ennesimo caso inopportuno"

"Nulla di illegittimo o illegale, ma è quantomeno curioso che il Presidente dell'associazione comunale che gestisce e dirige il Museo del 900, possa affittare come privato, nella sua veste di Presidente della Federazione delle banche del credito cooperativo, gli spazi museali per fare la festa di Natale e far svolgere una riunione del Consiglio d'amministrazione”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, commenta l'ennesimo caso di affitto a privati di spazi pubblici. E incalza: “Poco importa se la forma è salvata, visto che l'atto unilaterale d'obbligo è stato firmato dal vice di Spanò. Ci sarà, di sicuro, chi lo vorrà ringraziare per aver pagato 5mila euro per avere il museo in privato dalle 19 in poi, anche se gli allestimenti inizieranno ben prima".
"Matteo Spanò è davvero un esempio perfetto del corto circuito che si instaura quando affari e nominati girano attorno ai soliti noti. Si sentirà – continua Grassi - come fosse a casa propria, avendo da anni per l'Associazione Muse sia la responsabilità della gestione che della direzione. Si tratta dell'ennesimo caso inopportuno a cui Spanò ci ha abituato anche in passato”.
“Tra le tante vorrei ricordare quando non avendo un grafico a disposizione per una iniziativa concesse alla propria azienda un incarico gratuito. Pensiamo da anni che l'Associazione Muse debba finirla di essere lo strumento con cui chi governa assegna incarichi – conclude Grassi - assume amici con stipendi d'oro e, pur non violando alcuna legge, dribbla le norme imposte agli enti locali come sta avvenendo nella organizzazione dell'evento mostre temporanee in piazza Signoria o al Forte Belvedere. Una gestione che pare improntata a sentirsi padroni del patrimonio culturale e museale, che è invece di tutta Firenze e dei fiorentini”. (fdr)